Lo strano popolo dei santuari

“Vanno poco in chiesa, ma cercano i santi”

Esiste un popolo che si fa beffe delle analisi sociologiche, della secolarizzazione, dell’eclissi del sacro. Che non va a Messa la domenica, ha messo in soffitta i dieci comandamenti e gira al largo dalle iniziative parrocchiali; ma che al dunque va a inginocchiarsi a Padova o a San Giovanni Rotondo, da Santa Rita dei miracoli impossibili o a Trivolzio da San Riccardo Pampuri, ultimo arrivato nella schiera delle grandi mete di pellegrinaggio. «Un popolo che non legge i documenti ufficiali della Cei e che segue una morale a fisarmonica, dai tratti liberal. Ma che porta dentro, spesso sanguinanti come stimmate, le grandi domande». Stefano Zurlo, cronista de Il Giornale, ha girato l’Italia per scovarlo, incontrarlo, dargli voce. Si è imbattuto in uomini e donne di tutte le età e di tutte le condizioni sociali. C’è Giovanni Galli ex portiere del Milan vincitutto che viene a ringraziare per il figlio morto a 18 anni: ringrazia perché gli è stato dato, e chiede di essere degno di rivederlo in paradiso. E c’è Amanda Lear che a Santa Rita sente di dovere la rinascita della sua vita coniugale e continua a renderle grazie anche se suo marito è morto due anni dopo. C’è il carabiniere che dopo la separazione ha avuto 250 donne in due anni e da quando è stato a San Gabriele dell’Addolorata ha chiuso la serie e cerca di riavvicinarsi alla moglie. E il giardiniere che gironzola intorno a Caravaggio senza entrare, va a Messa – dice – una domenica su dieci ma sta attaccato coi denti al suo matrimonio: «per mia moglie papà e mamma sono più importanti di me. Io avrei potuto andarmene, avrei potuto rifarmi una vita, come suggeriscono gli amici. Invece vado avanti e il motivo di questa sfida è Nostro Signore». I motivi delle invocazioni si somigliano dappertutto: la salute, la sterilità, la famiglia. Fra le malattie cresce in misura drammatica la depressione. Esponenziale anche l’aumento di suppliche relative a divorzi, tradimenti, abbandoni. Un ritratto insomma dell’Italia reale. Con una certezza: a dispetto di ogni debolezza della Chiesa, Maria e i Santi non abbandonano il loro popolo.
Stefano Zurlo, Inchiesta sulla devozione popolare, 186 pp. Piemme, euro 12,90.

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