«L’Inter punti a vincere l’Europa League. Asso nella manica per Lucas»

Intervista a Gianluca Rossi, giornalista di Telelombardia e tifosissimo nerazzurro, alla vigilia della gara contro l'Hajduk Spalato: «Spero nel bis dopo il 1997/1998. Coutinho si giocherà le sue carte. L'Inter crede in Lucas».

Ci siamo: la stagione dell’Inter, quella del riscatto, della rinascita dopo la rivoluzione, sta per iniziare. Ceduti quasi tutti gli uomini del triplete, i nerazzurri si apprestano a scendere in campo a Spalato per l’andata del primo turno preliminare di Europa League. Di fronte l’Hajduk, formazione che non dovrebbe impensierire più di tanto gli uomini di Stramaccioni nonostante i croati siano più avanti con la preparazione. «Ma conta poco: anche se l’Inter è una squadra ancora incompleta e ha nelle gambe i pesanti carichi di lavoro della preparazione, ha il dovere di battere questi avversari. Non mi aspetto altro che una vittoria», dice a tempi.it Gianluca Rossi, giornalista di Telelombardia e tifosissimo nerazzurro. «Io spero nel passaggio del turno. Ho sentito che qualche tifoso preferirebbe uscire subito dalla competizione perché così la squadra si potrebbe concentrare solo sulla Serie A. Sperano di fare come la Juventus dello scorso anno. Io no, vorrei andare il più avanti possibile e magari bissare la vittoria del 1997/1998».

Perché dice che la squadra è incompleta? Cosa manca?
Credo almeno 4 elementi, uno per ogni reparto.

Qualche nome?
Per la difesa Kolarov o Debuchy. A centrocampo Fernando o De Jong. Un esterno tra Lucas e Ramirez. E un vice Milito, mi piacerebbe Osvaldo.

Che senso ha prendere Fernando dal Porto se l’Inter aveva in mano Poli?
So che i tifosi nerazzurri si sono lamentati di questa scelta. Ma io vado controcorrente: non mi ricordo che Poli abbia fatto due partite consecutive sopra le righe. Nulla contro il ragazzo, però oggi se devo spendere 6/8 milioni di euro devo essere certo di investirli per un giocatore titolare. Fernando nel centrocampo nerazzurro giocherebbe a fianco di Cambiasso e Guarin. Ha più esperienza, è più forte fisicamente e fino ad oggi ha avuto meno infortuni. Per me sarebbe una sicurezza. E non mi importa se non è italiano: forse ci siamo dimenticati che l’anno del triplete non c’era nessun azzurro in campo? Io lo ricordo bene, quindi condivido la scelta della società. E condivido anche l’acquisto di Mudingay: 700 mila euro per un giocatore che dà certe garanzie, più di quelle che dava Poli per lo meno. È forte fisicamente, è un lottatore, non si arrende mai e anche lui non ha avuto grossi infortuni.

A inizio estate si è fatto un gran parlare di Coutinho. Sono state rifiutate tutte le offerte di acquisto. Tutti a dire che questo sarebbe stato il suo anno. Oggi c’è la prima partita ufficiale e lui non è più titolare. È già stato bocciato?
Non credo proprio. Due anni fa quando è arrivato non era pronto per il nostro campionato. Il prestito dello scorso anno gli ha fatto bene. E quest’anno si giocherà le sue carte. In una stagione non scendono in campo solo 11 giocatori, avrà certamente le sue possibilità. Per me è un ottimo sostituto, ma potrebbe conquistarsi un posto da titolare. È chiaro che Stramaccioni adesso debba puntare su un modulo che gli dà più garanzie e su giocatori d’esperienza. Palacio, Sneijder e Milito hanno dimostrato di sapersi muovere bene insieme, giusto partire con loro. Poi, ripeto, Cou dovrà farsi trovare pronto ogni volta che sarà chiamato in causa.

Veniamo al sogno dell’estate: Lucas. Non crede che sia troppo spendere oltre 30 milioni di euro per un diciannovenne che non gioca nemmeno titolare nell’Under 20 brasiliana?
Intanto diciamo che le nazionali olimpiche sono formazioni particolari e ogni allenatore ha le sue preferenze: Juan Jesus non ha giocato una partita in Italia, eppure a Londra è titolare. Detto questo, io non amo in modo particolare i brasiliani, o meglio, sono scettico all’idea di comprarne uno che non ha fatto uno “stage” in Europa. Per carità, ci sono quelli che sono subito pronti, ma non è sempre così. Sono colpito però dall’insistenza della società nel volere il ragazzo. Evidentemente lo reputano davvero forte e magari hanno un asso nella manica.

In che senso?
Nel senso che non credo proprio che l’Inter spenderà 30 milioni di euro per Lucas, e se li spende lo farà in 3 o 4 anni. Visto che si sono mossi con largo anticipo, credo che siano in buoni rapporti con i dirigenti del San Paolo e con gli agenti del giocatore. Comunque, se sono disposti a un sacrificio economico di questo tipo, vuol dire che sono convinti che il rischio di un flop sia davvero minimo.

Come mai un centrale come Silvestre viene fatto giocare come terzino? Non era meglio cercare subito un uomo di fascia?
Calma, Stramaccioni sta ancora provando i giocatori. Non credo che Silvestre sarà utilizzato in fascia. L’Inter ha bisogno di quattro centrali di livello e ci sono: Samuel, Ranocchia, che è assolutamente incedibile, Chivu e l’argentino ex Palermo. Poi è chiaro che l’allenatore, nei momenti di bisogno, deve sapere se può contare su di lui anche in fascia.

All’Inter però non mancano i terzini. Eppure si parla anche di Dossena del Napoli.
Infatti Silvestre è un centrale e lì giocherà. Dossena se dovesse arrivare farebbe numero. Ha esperienza ed è un buon giocatore, ma non migliora qualitativamente la rosa di Stramaccioni. E non dimentichiamoci di M’baye, un giovanissimo tutto da scoprire.

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