Lifebility Award 2017. Così le belle idee “sociali” diventano un mestiere

La settima edizione del concorso voluto dai Lions per valorizzare i progetti innovativi orientati al miglioramento dei servizi pubblici e privati della comunità

Il 25 settembre, presso l’Opera Cardinal Ferrari di via Boeri a Milano, si è svolto il primo incontro promosso dall’associazione Lifebility per Lifebility 2018, presenti tutte le persone ed organizzazioni esterne al mondo Lions che hanno contribuito con la loro collaborazione al successo dell’iniziativa (come l’associazione Prospera). Lifebility è un concorso nazionale rivolto ai giovani studenti o lavoratori di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Il premio è nato nel 2009 per volontà dei Lions con l’obiettivo di premiare progetti e idee innovative orientate al miglioramento e alla semplificazione dei servizi pubblici e privati della comunità; ha in sé quindi l’obiettivo di raccogliere e premiare idee e proposte con una tematica sociale e ha visto la partecipazione di oltre 700 progetti presentati da singoli concorrenti o gruppi di lavoro (oltre 1.000 giovani) nelle edizioni precedenti.

Il concorso prevede sette categorie: Energia e ambiente (che comprende idee e progetti innovativi relativi all’energia, definita come una grandezza fisica che viene consumata per generare forza), Trasporti e mobilità, Comunicazione, Immagine e design (che comprende i progetti che riguardano tutti i principali mezzi di comunicazione on e off line), Bioingegneria e biotecnologie (progetti innovativi che riguardano anche il settore biomedicale), Nutrizione e qualità della vita (nutrizione come definita dai grandi temi dell’Expo), Turismo e beni culturali, Innovazione sociale (in questa categoria si vogliono comprendere le problematiche di attualità a elevato contenuto sociale). Il progetto è supportato da molti Lions Club italiani, enti, istituzioni, aziende e università. Tutto il lavoro è svolto gratuitamente dai volontari Lions, Prospera e non solo.

I numeri, impressionanti: 95.000 visite al sito da tutta Italia, 19 Regioni e 38 Province; 50 sedi universitarie; 130 finalisti seguono corso di Business Plan e Tutor; 11 premi aiuto allo start-up (inserimento in un incubatore); 32 premi stage, metà conclusi con assunzione; 17 borse di studio da 5.000 euro; 3 premi social plus; 2 menzioni d’onore; 40 soci Lions e 29 soci Prospera in collaborazione tra loro; 38 enti, aziende, associazioni per patrocinio, sponsor.

Dal 2015 il concorso si è arricchito di una sezione Lifebility Junior rivolta agli studenti del 3°, 4° e 5° anno degli istituti superiori, mantenendo gli stessi obiettivi: sensibilizzare i giovani alle tematiche sociali. Anche a loro viene richiesto di presentare idee/progetti nelle sette aree tematiche con l’assistenza di un docente .

Si è tenuta nella mattina dell’11 luglio alle presso la Camera di Commercio di Milano la cerimonia di premiazione della VII edizione di Lifebility Award, resa possibile anche grazie alla sponsorizzazione della Camera di Commercio di Milano, la collaborazione di Prospera e il patrocinio della Regione Lombardia. Il concorso durante la cerimonia di premiazione ha visto la distribuzione di 9 premi, con un riconoscimento speciale aggiudicato al progetto a maggior impatto sociale. Sulla strada del “Service” verso i giovani e della diffusione dell’etica comportamentale Marco Columbro, volto noto, genuino e positivo dello spettacolo, ha accettato di unirsi a Lifebility per evidenziare con la consueta amabile ironia le caratteristiche dei progetti vincitori e dei problemi sociali che gli stessi puntano a risolvere.

Ma come la partecipazione di Lifebility ha influenzato il futuro dei giovani partecipanti?

Giorgio Iviglia, presente all’incontro del 25 settembre, vince il premio nella sezione Bioingegneria e biotecnologie nel corso del LB3a edizione. Il progetto proponeva lo sviluppo di un tessuto multistrato per la cura della cute lesa da ustioni, nel primo soccorso. L’anno successivo inizia un dottorato di ricerca in Ingegneria biomedica presso un’azienda leader nel settore odontoiatrico nella quale lavora tuttora come responsabile; crea un’associazione che ha lo scopo di stimolare le aziende a riutilizzare gli scarti di produzione vinicola per creare nuovi prodotti e nel 2015 fonda una nuova azienda cosmeceutica, insieme ai proprietari dell’azienda ove lavora tuttora, che vuole rivoluzionare il mondo cosmetico. L’azienda vende oggi in Italia e all’estero, in continua crescita. Il concorso Lifebility ha acceso la scintilla, il trascorso della sua professione è andato in direzioni differenti da quelle iniziali ma il seme dell’etica, dell’innovazione dell’imprenditorialità ha iniziato a germogliare.

Massimo Tiberi, ha partecipato e vinto l’edizione LB2 che gli ha permesso di usufruire dello stage retribuito presso Olivetti ove si è specializzato nel settore del mobile che è attualmente il suo ambiente lavorativo.

Davide Balleri, vincitore dell’edizione LB3, dopo lo stage formativo di sei mesi, è stato riconfermato e attualmente ha un contratto a tempo indeterminato.

Cristian Fracassi, è un altro vincitore di LB3: dopo la vittoria della borsa di studio, ha potuto brevettare il suo progetto e trovare collaborazione con un’azienda. In linea con quanto appreso, ha fondato una società di consulenza per la realizzazione delle idee e ha continuato a impegnarsi nell’ambito dell’attività rivolta al sociale.

Carlo e Stefania de Gregorio hanno usufruito dell’incubatore per l’attuazione del loro progetto e al momento hanno depositato il loro brevetto in attesa di revisione.

Massimo Scaldaferri segue ancora il proprio progetto inserito nell’incubatore MakeACube.

Foto lifebilityaward.com

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