L’ideologia dei diritti umani (e una parabola un po’ sofista)

West side Story

Consideriamo questa storia.

Isabel Goyena è una ragazza messicana di dodici anni che è stata violentata da un cugino adolescente ed è rimasta incinta. Sua madre le consiglia di abortire, ma il padre, un cattolico praticante, non dà il proprio assenso all’interruzione di gravidanza. In Messico l’aborto in caso di stupro è ammesso dalla legge e il permesso dei genitori per l’interruzione di gravidanza non è sempre richiesto, ma la famiglia vive in una regione governata dai cattolici conservatori fortemente legata al gruppo dei Legionari di Cristo. In questa regione, il diritto ad abortire viene boicottato in tutti i modi e sulle donne vengono esercitate molte pressioni perché portino a termine la gravidanza. Esattamente quanto succede in questo caso, e per Isabel si avvicinano i termini di legge oltre i quali l’aborto non è più consentito. La madre di Isabel, perciò, ricorre al consiglio di un assistente sociale dell’associazione American Planned Parenthood e decide di abbandonare il marito e portare Isabel negli Stati Uniti per effettuare l’interruzione di gravidanza. Pochi chilometri dopo il confine statunitense, però, il pullman in cui viaggiano si è scontra con un’auto. La madre di Isabel muore e la ragazza viene trasportata in ospedale. Il padre in Messico, che non sa nulla del viaggio, intanto sta cercando ovunque moglie e figlia. Finché gli viene comunicata la notizia dell’incidente dal consolato americano. Allora chiede immediatamente che sia consentito alla figlia di tornare a casa. L’associazione Planned Parenthood insiste, però, che la ragazza deva comunque sottoporsi all’interruzione di gravidanza, scopo stesso del viaggio. L’associazion riesce ad ottenere un provvedimento giudiziario che costringe la ragazza a rimanere negli Usa finché un tribunale non si sia pronunciato sulla vicenda.

Temendo il peggio, il padre allora si accorda con gli attivisti anti-abortisti americani perché la ragazza sia dimessa dall’ospedale e venga affidata loro fino al dibattimento in aula. Su richiesta del padre un giudice, perciò, stabilisce che la ragazza sia affidata agli anti-abortisti. Planned Parenthood a questo punto attacca duramente la decisione sostenendo che si tratta di un complotto per negare ad Isabel il diritto ad abortire e afferma che la ragazza deve essere affidata a loro, mentre far tornare Isabel dal padre sarebbe una violazione dei suoi diritti poiché la ragazza si troverebbe sotto l’influenza di cattolici fanatici e dei loro amici messicani.

Alla fine, il padre di Isabel la raggiunge negli Stati Uniti e il giudice decide che la ragazza debba restare sotto la custodia paterna fino alla conclusione della vicenda processuale. La scorsa settimana, alla notizia che Isabel sarebbe stata presto dimessa, la polizia ha prelevato la ragazza dall’ospedale con un’irruzione in piena notte e l’ha consegnata al padre.

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