Libia, gli Usa si defilano: la Nato non può più mantenere la sicurezza – Rassegna stampa/2

Gli Stati Uniti iniziano le manovre per il disimpegno militare e passano a una funzione di appoggio alla Nato. Gran Bretagna e Francia da sole sono in grado di mantenere la sicurezza per 24 ore. Su 214 missili lanciati a Gheddafi solo sette non sono americani, di aerei sopra la Libia ne rimangono 143, ma meno della metà sono mezzi da combattimento

Le truppe di Muammar Gheddafi continuano a colpire Misurata. Gli insorti dichiarano che i soldati del rais utilizzano carri armati e cecchini contro i civili.         Intanto continuano gli scontri nei pressi dell’università a Brega, dove ieri si è formata una manifestazione di protesta nei confronti della Nato, accusata di non fare abbastanza nella lotta contro il regime.

Gli Stati Uniti intanto hanno iniziato le manovre per il disimpegno militare dalla guerra in Libia. In vista delle prossime elezioni, Obama fa un passo indietro e richiama i suoi aerei. “Da un ruolo di comando, l’America passa a una «funzione di appoggio» del comando Nato, come ha spiegato un ufficiale dell’Alleanza atlantica al New York Times. L’impegno della Turchia a trattare una tregua con Muammar Gheddafi e il riconoscimento dei ribelli da parte dell’Italia offrono a Washington la cornice politica necessaria per far sembrare il ritiro un disimpegno strategico tutto sommato irrilevante per l’esito positivo del conflitto” (il Foglio, p. 1).

Ma le risorse militari messe in campo da Francia e Gran Bretagna non sono paragonabili a quelle Usa. “La maggior parte dei mezzi della coalizione può soltanto sorvegliare, fare ricognizioni e trasportare soldati che non possono atterrare sul suolo libico ed è anche per questo che sinora il 76 per cento delle operazioni belliche sono state fatte dagli americani. Dei 214 missili cruise lanciati sulle infrastrutture del regime di Gheddafi, soltanto sette non arrivavano da aerei americani, mentre su 600 bombardamenti totali, 455 sono stati fatti dagli Stati Uniti. Gli esperti militari occidentali dicono che senza la potenza di fuoco americana, le forze Nato potranno mantenere la sicurezza per al massimo 24 ore e su porzioni minime di territorio” (il Foglio, p. 1).

“Le manovre di ripiegamento americano dovevano iniziare già mercoledì scorso ma per via delle pessime condizioni atmosferiche gli americani sono rimasti qualche giorno in più. […] Dai cieli della Libia sono scomparsi sabato gli Ac-10 Thunderbolt e gli Ac-130, i bombardieri che puntano gli obiettivi a terra, mentre domenica un centinaio di caccia sono tornati negli hangar; in due giorni le forze della coalizione occidentale sono diminuite dell’80 per cento e di aerei sopra la Libia ne rimangono 143, ma meno della metà di questi sono mezzi da combattimento” (il Foglio, p. 1).

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