Libia, Gheddafi: «Il potere è del popolo, il vero pericolo è Al Qaeda» – Rassegna stampa/2

Muammar Gheddafi, in un'intervista riportata dal Corriere, afferma che la situazione in Libia è stabile e il vero pericolo viene da Al Qaeda. Il rais: «Ci sarà una crisi mondiale. Qui in Libia non abbiamo sparato su nessuno. Sfido la comunità internazionale a dimostrare il contrario»

Il regime libico di Muammar Gheddafi dichiara di aver schiacciato la rivolta ma continuano gli scontri nei pressi di Zawiyah, vicino alla capitale Tripoli, dove le fonti locali segnalano decine di morti. Situazione simile a Misurata, dove la Brigata di Khamis Gheddafi, figlio del rais, avrebbe fatto irruzione per almeno cinque ore nel centro. Sono attestati morti e feriti.

Ancora incerta invece è la situazione a Ben Jaswad, dove le truppe scelte del Colonnello si sarebbero asserragliate nelle case e avrebbero aperto il fuoco sulla strada, sconfiggendo i rivoltosi. Nega di aver sparato sui rivoltosi Muammar Gheddafi e in un’intervista riportata dal Corriere della Sera dichiara che «la nostra situazione è molto diversa. Qui il potere è in mano al popolo. Io non ho potere, al contrario di Ben Ali o Mubarak. Sono solo un referente per il popolo. Oggi noi fronteggiamo Al Qaeda, siamo i soli a farlo, e nessuno vuole aiutarci. […] Il regime qui in Libia va bene. E’ stabile. Cerco di farmi capire: se si minaccia, se si cerca di destabilizzare, si arriverà alla confusione, a Bin Laden, a gruppuscoli armati. Migliaia di persone invaderanno l’Europa dalla Libia».

“«Ci sarà una jihad di fronte a voi, nel Mediterraneo. La Sesta Flotta americana sarà attaccata, si compiranno atti di pirateria qui, a 50 chilometri dalle vostre frontiere. Si tornerà ai tempi di Barbarossa, dei pirati, degli Ottomani che imponevano riscatti sulle navi. Sarà una crisi mondiale, una catastrofe che dal Pakistan si estenderà fino al Nord Africa. Questa è gente che sgozza le persone. Che ha tirato fuori i prigionieri dalle carceri, distribuendo loro le armi, perché andassero a saccheggiare le case, a violentare le donne, ad attaccare le famiglie. Gli abitanti di Bengasi hanno cominciato a telefonare per chiederci di bombardare quella gente»” (Corriere, p. 5).

Gheddafi risponde infine alle critiche delle democrazie occidentali: “«Non ho mai sparato sulla mia gente! E voi non credete che da anni il regime algerino combatte l’estremismo islamico facendo uso della forza! Non credete che gli israeliani bombardano Gaza e fanno vittime fra i civili a causa dei gruppi armati che si trovano lì? Non sapete che in Afghanistan o in Iraq l’esercito americano provoca regolarmente vittime fra i civili? Qui in Libia non abbiamo sparato su nessuno. Sfido la comunità internazionale a dimostrare il contrario» (Corriere, p. 5).

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