Libia: Gheddafi bombarda Brega, Chavez media ma Obama: «Via il rais» – Rassegna stampa/1

Continuano gli scontri in Libia, con le forze di Gheddafi che hanno attaccato senza risultati le città petrolifere di Brega e Abadiya, mentre il presidente del Venezuela Hugo Chavez cerca di mediare in favore del rais e Obama ribadisce: «Il rais deve andarsene». In Italia, il Cdm ha dato il via libera alla missione umanitaria

Ieri sono andati avanti gli scontri in Libia con Muammar Gheddafi che cerca di riconquistare la parte orientale del paese. In particolare, Brega e Abadiya, due centri strategici per l’industria del petrolio, sono state attaccate dalle forze armate del colonnello, che però non hanno avuto la meglio. Intanto Barack Obama ha ribadito che Gheddafi «se ne deve andare».

“La risposta dell’Occidente alla crisi è una: Gheddafi non è più considerato un interlocutore, quindi deve lasciare il potere. Da un lato ci sono le manovre diplomatiche, che comprendono la richiesta di esilio, il blocco dei beni del rais  e l’indagine per crimini contro l’umanità aperta ieri dal Tribunale dell’Aia. Dall’altro c’è l’ipotesi dello sbarco militare, che pare lontana ma non si può ancora escludere” (Foglio, p. 1).

“Il rais ha la forza per tenere i ribelli sotto assedio e ora dice di essere pronto a una mediazione internazionale, naturalmente, le prospettive avanzate dai paesi europei non sono sulla sua agenda. E’ in questo spazio che si sta inserendo un outsider come Hugo Chavez: proprio ieri, il presidente del Venezuela ha annunciato di avere una proposta per fermare i combattimenti e risolvere la crisi del mediteranneo. […] Vorrebbe mandare a Tripoli un gruppo di mediatori arabi, europei e sudamericani. «Anziché pensare ai marine, alle navi da guerra e ai caccia, perché non formiamo un comitato di volenterosi in grado di aiutare la Libia?»” (Foglio, p. 1).

“La proposta di Chavez è stata respinta dai rappresentanti dei ribelli e può intralciare le operazioni umanitarie che stanno partendo proprio in queste ore. […] Il Consiglio dei ministri italiano ha dato il via libera alla missione in Cirenaica, grazie alla quale sarà offerto aiuto sia alla popolazione di Bengasi sia a quella di Misurata” (Foglio, p. 4).

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