Le regole per la vacanza perfetta secondo uno studio. Date retta a Furio e ai topi

Quattro università hanno decretato le regole da seguire per fare la vacanza perfetta. Parola d'ordine, serotonina, e organizzazione a regola d'arte, per non avere imprevisti. Come il personaggio di Verdone insegna

«Pronto, parlo col servizio percorribilità strade? Senta ho sentito dal bollettino dei naviganti che è in arrivo un’area depressionaria di 982 millibar. Senta, io le domandavo questo, partendo fra circa 3 minuti e mantenendo una velocità di crociera di circa 80/85 chilometri orari secondo lei faccio in tempo a lasciarmi la perturbazione alle spalle diciamo nei pressi di Parma?». Ricordate Furio, il personaggio di Bianco, rosso e Verdone? Abbiamo tutti un amico come Furio, uno di quelli che non si sposta se non sa le coordinate esatte del lettino che ha noleggiato sulla spiaggia.
Ora uno studio della Erasmus University, università di Rotterdam cerca di convincerci che la programmazione ossessiva di Furio è la strada giusta da seguire. Secondo lo studio, sedersi a un tavolo e immaginare la vacanza in tutte le sue sfaccettature aumenta il livello di serotonina, l’ormone della felicità. Se avete un budget consistente a disposizione tanto meglio, se non lo avete potete puntare sulla “staycation”, l’arte di arrangiarsi con autostop e divani prestati. Certo, Furio non andrebbe mai a dormire sul divano di uno sconosciuto.

GIORNI ESATTI. La vacanza perfetta, però, non deve durare più di otto giorni, dice la Radboud University. Torna di nuovo la presenza della serotonina, che raggiunge il picco massimo dopo otto giorni. Se si supera questo traguardo, poi la sindrome da rientro, piena di malinconia e pessimo umore potrebbe essere dietro l’angolo. Forse i ricercatori olandesi non sapevano che le case vacanze possono prenotarsi sempre e solo per blocchi da sette giorni ciascuno, da sabato a sabato. Per quel giorno di vacanza in meno potrebbe sfiorarsi il dramma.

QUESTIONE DI TOPI. Nell’eterno dilemma tra mare e montagna, invece, andate dove lo dicono i topi. Non fate quella faccia, è di loro che vi dovete fidare. Il Sage College di New York ha studiato che il mycobacterium vaccae, nei topi, aumentava la serotonina. È un batterio, ma non provoca infezioni nell’uomo, e si trova nei terreni dove pascolano le mandrie, campagna o montagna che sia. Se è presente nei topi, i topi sono più felici. Quindi andate laddove potete trovarne tanto.

RELAX. Se appunto scegliete la montagna seguendo i topi, assicuratevi di non fare troppa attività fisica, perché sempre l’Erasmus University, quella del viaggio programmato sopracitato, ha stabilito che si deve fare qualche camminata sì, ma deve essere rilassante. Il che ancora una volta rischia di contraddire il suddetto punto 1. Perché il vero Furio non si rilassa. Mai.

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