Le donne in piazza (e quelle sul sito di Repubblica)

Sabato scorso si è tenuta una manifestazione tutta al femminile in Piazza della Scala a Milano. Ma il rumore del frenetico shopping del capoluogo lombardo negli ultimi giorni di saldi ha coperto i cori di protesta

Il nuovo tormentone da fotogallery è servito. Con un bel “Sono donna e dico basta” ecco che il sito di Repubblica si prepara ad avere un’invasione di autoscatti, su cui lettrici inviperite applicheranno il bollino indignato con photoshop. Cosa non si fa per avere un clic di notorietà e dire all’amica, “Oh sono a pagina 25 della gallery di Repubblica”. Quindi scegliete la posa e la foto che volete, dopo di che scrivete un “dico basta” e avrete la coscienza femminista a posto. Quanti mesi durò il banner della colonna laterale del sito con la gallery “Manda il tuo autoscatto contro la censura” a cui spedire il proprio autoscatto con il post-it sulla bocca?

 

Formula vincente non si cambia, e allora via a un nuovo fototormentone, tanto per occupare un po’ di tempo libero in ufficio e giustificare l’uso della webcam. Anche in rete l’importante è avere la possibilità di protestare in qualche modo. Mentre nella vita vera, gruppi di donne scendono in piazza con cartelloni di ogni forma a ribadire “adesso basta”, perché c’è ancora un’Italia “che non è assuefatta agli scandali della sua classe dirigente”, scrive L’Espresso.it. Sabato scorso tra i
passanti concentrati a far esalare l’ultimo respiro ai propri portafogli svuotati dai saldi, c’era un gruppo di donne che protestava, ma il rumore di un normale sabato di routine milanese copriva i megafoni indignati di quelle che si erano date appuntamento con le sciarpe bianche in segno di lutto.

 

Scontatissimo il messaggio di solidarietà indirizzato alle mobilitanti da Rosy Bindi, «Donne, mi unisco a voi gridando: Non siamo donne nelle sue disponibilità». Questa è stata solo la prima delle giornate di mobilitazione antiberlusconiana, visto che se ne prevede un’altra il 5 febbraio, e poi una massiccia e forse nazionale il 13 febbraio. I più impegnati fra tutti ad aderire sono quelli del popolo viola, con manifestazioni organizzate fino a New York il 12 febbraio, su cui non si scommette sulla percentuale di presenza, dal titolo “Friggiamo il potere, portate in piazza pentole e padelle”. Cosa non si fa per evitare quella scocciatura di preparare la cena al giorno d’oggi.

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