Il presidente di YouTube, Eric Schmidt, ha dissotterrato l’ascia di guerra: «La supremazia della televisione è finita. I telespettatori si sono spostati su Internet per la fruizione di contenuti di intrattenimento». E ha concluso: «Il nostro futuro è adesso». I numeri sembrano dargli ragione, visto che la piattaforma video ha superato il traguardo di un miliardo di utenti unici ogni mese, che guardano oltre 4 miliardi di ore di video e ogni minuto caricano 72 ore di video. Per guardare tutti i filmati caricati non basterebbe una vita intera.
TV, ADDIO. Per Schmidt però è importante ribadire che «la tv è a senso unico, mentre YouTube dialoga» e gli utenti sono sempre coinvolti in prima linea sui contenuti, a differenza della fruizione televisiva: «YouTube significa impegno, per questo ci sono dei livelli di vigilanza di contenuti più alti di qualsiasi canale via cavo o satellitare». Al tempo stesso YouTube vuole collaborare con la tv, finanziando il lancio di oltre 100 canali di marche note e celebrità. Mercoledì scorso la piattaforma video ha acquistato il canale Dreamworks per teenager Awesomeness, per 33 milioni di dollari. Un’operazione del tutto nuova che servirà alla casa di produzione cinematografica per sperimentare formule innovative per diffondere più efficacemente contenuti destinati agli under 18.
ABBONAMENTO. L’altra grande notizia è che YouTube sta pensando di mettere a disposizione degli utenti alcuni contenuti a pagamento, disponibili su abbonamento già nei prossimi mesi, per andare a fare diretta concorrenza ai canali tematici. Se questo accadesse davvero, qualcosa si romperebbe nella fiducia tra utenti e sito. YouTube ha costruito il suo successo sulla gratuità e l’accessibilità immediata. Forse il suo presidente sta puntando troppo in alto.