La rosa dei Tempi

Il desiderio di paternità di Vendola
Il presidente della Regione Puglia, il rifondarolo Nichi Vendola, ha dichiarato di avere un desiderio di genitorialità e di «non voler morire senza aver vissuto l’esperienza della paternità». Vendola, noto omosessuale, vorrebbe adottare un bambino per sottrarlo a un mondo infame che i figli «li abbandona» o che «li parcheggia davanti ai televisori come fossero elementi d’arredo». Perché il rischio di questa nostra società moderna è che «tra piazza San Giovanni e piazza Navona alla fine vinca il Grande Fratello».
comodo Baby Vendola crescerà con papà e papà, non verrà mai abbandonato in un cassonetto, non sarà mai parcheggiato davanti ai cartoni della tv (vedi mai che capiti sui Simpson e si faccia brutte idee sulla famiglia). Ma, soprattutto, quando arriverà il giorno fatidico in cui baby Vendola chiederà al progenitore A come nascono i bambini, quello non dovrà parlargli di api, cicogne e cavolfiori o rimandarlo per delucidazioni al progenitore B, ma potrà dirgli senza tema di smentita: «Tesoro, tu sei figlio di un desiderio di paternità bucato».

E se il dopo Silvio fosse De Luigi?
Questa non è, ripeto, non è propaganda politica sottratta alle regole della par condicio, alle quali peraltro noi di Tempi notoriamente ci atteniamo da sempre. Trattasi invece di autentica bomba giornalistica. Il fatto è che Fabrizio De Luigi ha deciso di candidarsi per un posto da consigliere comunale a Cernusco sul Naviglio, amena località della florida provincia milanese. «Anche la mia è una scelta di campo», ha spiegato De Luigi consegnando al fortunato cronista di questo giornale il santino elettorale riprodotto qui a lato.
magari Adesso è inutile che fate la faccia da chissenefrega, anche perché un domani poi mica potete venire a lamentarvi che non vi informiamo per tempo. Comunque basta fare due più due: secondo voi è un caso che De Luigi sia finito proprio in Forza Italia? E secondo voi è un caso che il Cavaliere in un Comune in prima linea come Cernusco abbia scelto proprio un bel ragazzo che non a caso la gente chiama ‘Dennis la minaccia’ quando non direttamente ‘il demonio’? È un caso secondo voi? Pensateci. E guardate di nuovo il De Luigi immortalato nel santino. Non è uguale a Michela Brambilla coi capelli di Rod Stewart?

Un libro in memoria di Grilz
Il 19 maggio scorso per celebrare il ventesimo anniversario della scomparsa del reporter di guerra Almerigo Grilz nella sede del Circolo della stampa a Trieste è stato presentato il libro fotografico Gli occhi della guerra di Fausto Biloslavo e Gian Micalessin, che insieme al giornalista ucciso nel 1987 in Mozambico mentre stava realizzando un servizio avevano fondato l’agenzia Albatross. Insieme agli autori ha partecipato alla presentazione Toni Capuozzo, inviato speciale e vicedirettore del Tg5.
non è scontato Vent’anni dopo la scomparsa di uno dei più bravi reporter di guerra italiani, collaboratore di testate e catene televisive americane, inglesi e francesi oltre che di quotidiani e settimanali nostrani, l’Associazione della stampa di Trieste (sua città natale) continua a rifiutarsi di dedicargli una lapide, come ha fatto per altri cronisti triestini caduti in servizio. Lasciando intendere una silenziosa sintonia col titolo che l’Unità dedicò alla morte di Grilz: «Morto mercenario triestino». Vergogna.

La riqualificazione del borgo di Giussani
Il 15 maggio è stato presentato a Buccinasco il progetto di riqualificazione del borgo di Gudo Gambaredo, uno dei tanti piccoli agglomerati rurali che punteggiano i confini della città di Milano. A differenza di tutti gli altri borghi rurali, però, Gudo ha una caratteristica che lo ha reso particolarmente caro alla cooperativa che ha promosso il progetto, la Compagnia dell’Abitare guidata da Antonio Intiglietta: è stato per molti anni residenza di don Luigi Giussani, compianto fondatore del movimento di Comunione e liberazione.
utile Dato che apprezziamo asfalto e cemento almeno quanto i dolci pendii dell’Appennino umbro, la riqualificazione delle aree urbane è giocoforza un concetto che a noi piace in generale. Ma questo progetto ci pare particolarmente azzeccato. Non solo perché in fin dei conti di colate di cemento non ne prevede nemmeno troppe (il tutto si svilupperà nel massimo rispetto delle caratteristiche originarie del posto), ma anche perché abbinerà la creazione di un centro studi sulla figura di don Giussani alla costruzione di un nuovo insediamento residenziale. Più case, più famiglia.

Risé contro la favola delle droghe leggere
È in libreria l’ultima fatica dello psicologo e psicanalista Claudio Risé, autore su Tempi della rubrica ‘Il buon selvatico’. Il titolo è Come perdere la testa, e a volte la vita (San Paolo) perché Risé dedica la sua attenzione al problema della cannabis, la droga illecita più prodotta e consumata. Mentre nel resto del mondo cresce sempre più la consapevolezza della pericolosità di questa sostanza, in Italia, scrive Risé, essa è ancora avvolta da una mitica leggenda che la dipinge come innocua ‘droga leggera’.
smitizzatore Abbiamo visto sul sito YouTube il prof che ‘rolla’ la canna per offrirla agli studenti. Leggiamo ogni giorno di tragedie che si consumano a causa di giovani e meno giovani che combinano disastri sotto l’effetto di cannabis. C’è, nei confronti di questa sostanza, un’indulgenza pericolosa da parte di una classe politica e intellettuale ancora legata ai ricordi dei ‘mitici’ anni Settanta. Claudio Risé sfida questa mentalità con la forza di numeri scientificamente provati e con la competenza di chi sa leggere nel profondo degli atti umani l’insofferenza del vivere.

Il libro pornografico del subcomandante Marcos
«Niente politica, solo sesso». Così ha detto il subcomandante Marcos, icona no global, a proposito dei contenuti del suo nuovo libro. Il volume servirà per raccogliere fondi per la causa e, ha dichiarato al Guardian l’incappucciato leader dei rivoluzionari zapatisti del Chiapas, «sono sicuro che venderà se ci saranno molte ‘X’ in copertina». Sarà un testo di «pura pornografia». Non è la prima opera del subcomandante, che ha già pubblicato una decina di titoli, ma è la prima in cui affronta temi erotici.
erotomane Inizia sempre così: con la difesa dei deboli, per il risorgimento delle masse, dalla parte dei poveri, degli operai, degli indigeni, degli sfruttati, dei diseredati, dei proletari, dei senza terra, dei senza niente. Inizia sempre così: che uno lotta contro il capitalismo che schiaccia gli umili, gli inetti, i lavoratori. Inizia sempre così: che uno spara pallottole buone per difendersi dalla globalizzazione meschina e neocolonialista. Poi finisce sempre così: tutto a puttane. È il destino degli eroi comunisti: nascere Robin Hood e morire Rondolino.

Inserimenti scolastici casuali
Circola ormai da un paio di mesi, e ha già raccolto migliaia di adesioni, l’appello lanciato da Diesse-Didattica e innovazione scolastica, l’associazione di insegnanti legata alla Compagnia delle Opere, contro l’inserimento indiscriminato degli alunni stranieri in qualsiasi momento dell’anno, a prescindere dalle condizioni di base. Non per escludere, ma per favorire un’accoglienza efficace e rispettosa di tutti: di chi arriva, affinché trovi una risposta adeguata ai suoi bisogni, e di chi già c’è, perché non veda compromesso il proprio lavoro.
buonsenso Un appello che non nasce dal nulla delle buone intenzioni, ma dall’esperienza di decine e decine di insegnanti che, da anni, lavorano all’accoglienza e all’inserimento di alunni stranieri, all’insegna dell’incontro fra identità chiare e non di una falsa neutralità. Un’esperienza e una riflessione riversate poi in un corso di aggiornamento di grande successo, e ora pubblicato nell’ultimo numero della rivista Linea Tempo: un incontro fra tradizione cristiana e islam all’insegna del rapporto reale tra persone.

Nesta si sposa senza accorgersene
Lei in canotta bianca e jeans. Lui in maglietta azzurra e felpa rossa. Si sono sposati in Comune a Milano senza accorgersene. Lui è Alessandro Nesta, difensore del Milan e della Nazionale. Lei è Gabriela Pagnozzi, sua fidanzata. Dovevano sposarsi in chiesa il 30 maggio ed erano andati in Comune il 7 per il consenso. Non s’è ben capito come sia potuto succedere, ma si sono sposati, officiante un consigliere della lista Moratti tifoso rossonero. Solo dopo i due si sono accorti di quel che avevano fatto.
svampito Immaginatevi la scena: lui e lei entrano in Comune per le pratiche, il consigliere li riconosce. Buongiorno, buongiorno, Nesta?, sì sono io, ma lo sa che io sono tifosissimo del Milan, davvero?, facciamo una foto?, facciamola, vi volete sposare?, sì, sì, bene siete sposati, come?, sì siete sposati, lei ci ha sposato?, certo me l’avete chiesto voi, mi piglia in giro?, ma noi eravamo qui per il consenso, come?, oh che pasticcio, noi dovevamo sposarci il 30!, e ora?, e ora niente, figli maschi e interisti.

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