La Nutella è un concentrato di globalizzazione

Fabbriche in tutto il mondo, ingredienti provenienti da vari stati diversi. In un barattolo di crema alla nocciola ci sono tutti i continenti

La Nutella è un concentrato di globalizzazione, esattamente come il McDonalds o la Coca Cola. Lo sostiene l’Ocse, in base al Mapping Global Value Chains, che valuta la cooperazione, lo sviluppo economico, e la catena di valore dell’agrifood. La famosa crema di cacao e nocciole, dalla ricetta segreta, produce ogni anno 250 mila tonnellate, vendute poi in 75 paesi. È quindi una vera e propria multinazionale alimentare, con ingredienti che arrivano da Paesi sviluppati e emergenti di almeno tre continenti.

NOVE FABBRICHE. Nutella ha nove fabbriche in tutto il mondo, e cinque di queste sono in Europa, una in Russia, una in Nordamerica, due in Sudamerica e una in Australia. Nonostante il grandissimo numero di lavoratori impiegati nella produzione della crema spalmabile, la ricetta è segretissima, e conservata nella sede di Alba (Cn). Il latte scremato viene reperito su scala locale, mentre tutti gli altri in maniera globale. Le nocciole provengono dalla Turchia, l’olio di palma dalla Malesia, il cacao dalla Nigeria, lo zucchero dal Brasile, la vanillina dalla Francia. Tutto il mondo apprezza la Nutella, tranne in Asia, dove il prodotto non è consumato, perché si preferiscono i Ferrero Rocher. Che comunque contengono Nutella.

Exit mobile version