La copertina di Sette su Benedetto XVI

Molte foto ma pochi (innocui) virgolettati nella copertina del settimanale del Corriere sul papa emerito

Il giornalista del Corriere della Sera Massimo Franco assieme al vignettista Massimo Giannelli hanno incontrato papa Benedetto XVI «nel punto più protetto dei Giardini Vaticani» come dice l’articolo di copertina del settimanale Sette. Molte foto, ma poche battute virgolettate del papa emerito. «L’Italia è sempre stato un bellissimo paese ma un po’ caotico. Però alla fine riesce sempre a ritrovare la sua strada», dice a un certo punto. L’Italia è tanto «amata per andarci in vacanza, un po’ meno per la politica», la seconda frase virgolettata. Poi, nient’altro se non una lunga riflessione di Franco su Ratzinger, i suoi rapporti con Francesco, la sua funzione di argine alle spinte antibergogliane all’interno della Chiesa (che appare il vero messaggio dell’articolo).

L’unità della Chiesa

Capire dunque cosa sia frutto delle opinioni del giornalista e cosa sia stato ricavato dai dialoghi avuti col papa tedesco è difficile. Grande enfasi è data ad una frase pronunciata da Benedetto XVI a chi gli manifesta delle paure:
«L’unità della Chiesa è sempre in pericolo, da secoli. Lo è stata per tutta la sua storia. Guerre, conflitti interni, spinte centrifughe, minacce di scismi», ma «alla fine ha sempre prevalso la consapevolezza che la Chiesa è e deve restare unita. La sua unità è sempre stata più forte delle lotte e delle guerre interne».

Le sue giornate

Alla fine, le informazioni più interessanti che si ricavano dall’articolo di Sette sono quelle che riguardano le condizioni di salute del Pontefice (buone) e la scansione della sua giornata: Messa, colazione, lettura della corrispondenza e dei giornali, poche visite, ascolto della musica classica. Anche se, scrive Franco, «in questa routine non gli sfugge nulla di quanto accade nella Chiesa. Ha occasione di parlare con Francesco, con il quale si scambia consigli».

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