Anche oltre i confini italiani hanno successo i partiti che fanno dell’antipolitica la loro ragion d’essere. La differenza, se vogliamo, sta in un maggiore tasso d’ironia. Ben lontani dall’astiosa serietà che copre l’antipolitica grillina del Belpaese, in alcune regioni del nord i comici che si candidano – chi a sindaco, chi a parlamentare, chi a presidente – lo fanno con un programma elettorale ridicolo che, almeno, non finge e non promette soluzioni per un mondo migliore.
«Un orso polare per lo zoo di Reykjavik». Ecco un comma del progetto per la nuova capitale islandese avanzato da Jon Gnarr, cabarettista e scrittore. Dopo la grave crisi bancaria che ha messo in ginocchio l’isola nel 2009, Gnarr ha preso la palla al balzo. Il malumore generale, unito a un certo disgusto verso i continui fenomeni di corruzione, ha avuto in Jon Gnarr il suo domatore. «I partiti sono segretamente corrotti – denunciava il comico al primo comizio del gruppo politico da lui fondato, Besti Flokkurin, letteralmente i “migliori” –. Noi lo siamo apertamente». Tra le altre proposte: costruire un parco di divertimenti Disneyland nella periferia sud della capitale e offrire ai nullatenenti l’ingresso gratuito alle piscine e al trasporto pubblico. «Così possono arrivare puliti a ogni colloquio di lavoro».