Italiani, bella gente

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Si è da poco concluso a Bologna il 32° Cosmoprof, la maggiore fiera internazionale di cosmesi. Secondo i sondaggi svolti dagli organizzatori, nel ’98 gli italiani hanno speso 12.400 miliardi di lire in cosmetici – mediamente 220mila lire a testa – 5,6 per cento in più del ’97. Queste cifre sono considerevoli se si pensa che le spese maggiori sono state fatte per prodotti per la cura dei capelli (1.861 miliardi) e del corpo (1.503), seguiti da prodotti per l’igiene e saponi (1.304), prodotti per il viso (1.462) e profumi (1.197) – fonte: Unipro. Secondo la ricerca, tra le spese delle famiglie italiane quelle per la cura e l’igiene del corpo occupano il terzo posto. E ogni anno questo settore si prefigge nuove mete. Nel ’98 sono stati venduti cosmetici maschili per 462 miliardi (quasi il doppio rispetto al ’97), dopo anni di duro lavoro ai fianchi degli apparentemente inossidabili machi. Il prossimo target da aggredire sono le ragazzine. Il loro primo acquisto di articoli di profumeria è un rossetto e avviene mediamente a 13 anni e, poche settimane dopo, le ragazze tornano a comprarsi anche ombretto a mascara. Anche le aziende di abbigliamento caldeggiano questi primi approcci. Onyx, linea jeans per teen ager, presenta nel suo catalogo ragazze con esagerati make-up, linee color giallo fluo, o turchese lungo il bordo delle palpebre ed enormi fiori dipinti sui capelli raccolti. L’appeal che hanno le star su queste ragazzine è fortissimo: il giorno dopo Sanremo tutte cercavano nelle profumerie il trucco per l’effetto “sudato” di Anna Oxa. Non esisteva ancora, ma oggi è molto cool. E se le ragazzine sceglieranno di apparire per strada, o a scuola secondo il modello Oxa sarà difficile per loro sfuggire agli apprezzamenti di maschi e maniaci sessuali. Ma non c’è problema, la nostra società, dopo la provocazione, pensa anche alla difesa personale: Tissot ha laciato un orologio che all’occorrenza può emettere un suono dell’intensità di 105 decibel e mettere in fuga l’aggressore non desiderato.

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