Istat, matrimoni in calo costante: nel 2010 30 mila “sì” in meno del 2008 – Rassegna stampa/1

I dati parlano chiaro: nel 2009 sono stai celebrati 230.613 matrimoni, mentre nel 2010 poco più di 217 mila. Nel 2008 erano stati 246.613. Ci si sposa sempre meno e sempre più tardi. La media è salita a 33 anni per gli uomini e 30 per le donne. Le cause sono l'incertezza economica e la paura di fare scelte "irreversibili"

“Sempre più incerti. Sempre meno disponibili a investire nel futuro. Il proprio e quello della società. Sempre più attenti a non prendere decisioni ‘irreversibili’ di cui potrebbero presto pentirsi. E’ un panorama segnato da un preoccupante vuoto di valori forti quello disegnato dal rapporto dell’Istat sui ‘Matrimoni in Italia’. (…) Meno matrimoni significa immaginare una società più povera perché più sfilacciata” (Avvenire, p. 5).

I dati parlano chiaro: nel 2009 sono stai celebrati 230.613 matrimoni, mentre nel 2010 poco più di 217 mila. Nel 2008 erano stati 246.613. Il calo interessa tutte le regioni: in particolare il Lazio (-9,4%), la Lombardia (-8%), la Toscana (-6,7%), Piemonte e Campania (-6,4%).

“Ci si sposa sempre meno e sempre più tardi nel nostro paese. L’età media degli sposi, ad esempio, è salita a 33 anni per gli uomini, 30 per le donne; ben 6 anni in più rispetto ai valori del 1975. I giovani restano più a lungo a casa con i genitori, hanno difficoltà a trovare un lavoro stabile e una casa. Ma non solo. La situazione – commenta l’Istat – è stata «amplificata nel biennio 2009-2010 da una congiuntura economica sfavorevole che, verosimilmente, ha contribuito ad accentuare un diffuso senso di precarietà e di incertezza»” (Avvenire, p. 5).

“Quando ci si sposa, gli italiani scelgono per lo più il rito religioso; i matrimoni civili sono circa il 37%, 85.771, 4.811 in meno rispetto all’anno precedente (-5,8%). (…) Anche le seconde nozze calano: sono passate da 34.137 del 2008 a 32.873 del 2009″ (Avvenire, p. 5).

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