Istat, segnali positivi. Cresce l’export, in attivo la bilancia commerciale

Pubblicati i dati di giugno sul commercio con l'estero. Bene le esportazioni, ma non abbastanza per compensare il segno meno dell'ultimo anno

L’Istat ha diramato questa mattina gli ultimi dati relativi all’andamento della nostra economia nei confronti con l’estero. Le rilevazioni fanno riferimento al mese di giugno 2013 e mostrano timidi segnali positivi, a conferma di quanto ha sostenuto martedì 6 agosto il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni. Rispetto a maggio, le esportazioni sono aumentate dell’1,2 per cento (0,4 per cento nel trimestre marzo-giugno), ma tale incremento non è sufficiente per colmare il segno negativo dell’ultimo anno. Infatti, rispetto al giugno 2012, si registra una diminuzione per l’export del 2,7 per cento determinata da una variazione di pari entità delle vendite verso i paesi Ue (-2,8 per cento) ed extra Ue (-2,7 per cento).

TRAINANO I BENI STRUMENTALI E I DUREVOLI. Nell’ultimo mese il traino che ha permesso il segno positivo è composto dall’insieme dei beni durevoli e strumentali, rispettivamente cresciuti del 7,8 e del 2,8 per cento. Il fattore che influenza maggiormente gli scambi commerciali internazionali è l’energia, calata nell’ultimo anno del 29,7 per cento, ma cresciuta rispetto a maggio del 7,7 per cento.

BILANCIA COMMERCIALE IN SALDO POSITIVO. Per poter esprimere un giudizio completo, non basta esaminare i risultati dell’export, ma occorre compararli con i dati sulle importazioni e definire in questo modo il saldo di bilancia commerciale. Le importazioni sono diminuite in misura superiore alle percentuali export: in un anno del 5,6 per cento, con un evidente calo negli acquisti fuori dall’Unione Europea (-8,7 per cento). Dato importante è che dall’inizio del 2013 il saldo tra import ed export favorisce l’economia italiana attestandosi a 12.288 milioni di euro (3.618 milioni è la quota relativa al mese di giugno).

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