Isee. Ecco come entrano nel calcolo le case di proprietà e la giacenza media dei conti

Nuove regole sul valore del patrimonio immobiliare da dichiarare per il rilascio dell'indicatore. Il nostro esperto tributarista spiega come compilare la Dsu

Massimiliano Casto, autore di questo articolo, è Tributarista e Consulente del Lavoro. Chi avesse interrogativi particolari o volesse sottoporre domande su questioni riguardanti la fiscalità può scrivere a studiocasto@virgilio.it, specificando nell’oggetto: “Fisco semplice”. Altri quesiti li potete trovare qui.

Quesito

Per compilare l’Isee devo dichiarare la proprietà intera della casa di mia moglie. Specifico che nel 1979 è stato fatta la separazione dei beni e nel 1999 il fondo patrimoniale. Perché devo dichiarare ancora proprietà non mie? Grazie per la cortese risposta.

Risposta

Il modello Isee, come ben noto, è uno strumento per ottenere benefici ed esoneri nei pagamenti per alcuni servizi pubblici come la mensa scolastica, il ticket, autotrasporti, tasse universitarie, agevolazioni per utenze, eccetera.

Da gennaio 2015 ci sono state novità nelle procedure di rilascio dell’Isee e nei dati da inserire nella procedura di elaborazione. Novità anche nella consistenza del patrimonio mobiliare da inserire nel modello Dsu che non deve essere più valutata al 31/12 dell’anno precedente ma con un valore rappresentativo dell’intero anno. Questo nuovo sistema di Isee è stato introdotto per assicurare maggiore equità ed evitare manovre elusive, con l’inserimento del valore della giacenza media del patrimonio mobiliare cioè una media ponderata della giacenza annua.

Per calcolare la giacenza media del conto corrente è necessario analizzare gli estratti conto e moltiplicare le singole giacenze per i giorni in cui sono rimaste immutate. La somma dei prodotti così ottenuti deve essere divisa per 365 e il calcolo si annuncia piuttosto complicato nel caso in cui il conto corrente abbia subìto molte movimentazioni. Nel caso in cui la consistenza al 31/12 sia superiore rispetto alla giacenza media, nella Dsu deve essere inserita la consistenza a fine anno, mentre nel caso contrario è necessario inserire la giacenza media, a meno che la diminuzione patrimoniale non derivi dall’acquisto di un immobile. È prevista una franchigia di 6.000 euro sull’ammontare del conto corrente, elevata in presenza di nuclei familiari composti da più persone.

A partire da quest’anno gli immobili verranno dichiarati utilizzando come valore la base imponibile ai fini Imu, che si ricava moltiplicando per 168 il valore della rendita catastale. Nel caso in cui l’immobile sia gravato da mutuo, il valore da dichiarare è pari al valore d’acquisto meno il debito ancora in atto nei confronti della banca. Nel caso dell’abitazione principale, il valore dell’immobile, che eccede l’eventuale debito con la banca, deve essere ulteriormente ridotto di 52.500 euro (valore elevato in presenza di nuclei familiari composti da più persone).

Il 20 per cento del patrimonio dichiarato (valore al netto delle franchigie) deve essere sommato ai redditi (al netto delle detrazioni) per ottenere l’Ise, che verrà diviso per un coefficiente variabile a seconda della composizione del nucleo familiare, per ottenere l’Isee.

Il nostro lettore dovrà indicare l’intera quota di proprietà dell’immobile della moglie, purché essa sia presente nello stesso nucleo familiare di residenza e anche se esiste una separazione dei beni. Inoltre anche se sui beni immobili sia stato contratto un fondo patrimoniale, con atto notarile, non è rilevante ai fini del calcolo Isee.

I dati forniti dal nucleo familiare nella Dsu verranno integrati con i dati a disposizione nell’anagrafe tributaria, che effettuerà controlli sulla consistenza patrimoniale dichiarata.

Foto documenti da Shutterstock

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