Ipotesi di saldi invernali anticipati. I commercianti sono divisi

Niente anticipi di saldi a Milano quest'anno, quello del 2012 è stato solo un esperimento. Le associazioni di commercianti sono divise, così come i partiti politici in Regione

Saldi anticipati a Milano, no grazie. Lo scontro su una possibile apertura di saldi anticipata è aperta tra i commercianti, i partiti e le associazioni di categoria. L’anno scorso infatti era stato sospeso il divieto di permettere le vendite promozionali nel periodo dei 30 giorni dalla data di inizio ufficiale dei saldi. Era stato fatto per invogliare i clienti a spendere, ma il rischio era anche quello di trovarsi poi con un mercato deregolamentato. Per questo, per i saldi invernali si dovrà aspettare il consueto appuntamento di gennaio.

ASSOCIAZIONI DIVISE. Federdistribuzione pensa che così verrò a mancare uno stimolo importante per i clienti, costretti ad aspettare ancora qualche mese. Federmoda invece la pensa all’opposto: “Il 53 per cento degli operatori è contrario alla deregulation, perché crede che questa abbassi i profitti”. Divisa anche la maggioranza in Regione Lombardia. La Lega Nord continua da sempre a essere contraria ai saldi liberi, mentre l’area del PdL pensa che già ci siano troppi outlet e vendite on line, pertanto vietare di anticipare le promozioni è assurdo, perché mette in svantaggio i commercianti.

ANTICIPI VIETATI. I rappresentanti di esercizi commerciali si erano già riuniti una decina di giorni fa senza arrivare a nessuna conclusione. Quello del 2012 era in realtà solo un esperimento, che evidentemente a molti commercianti non è piaciuto. Già nel periodo dei saldi estivi non c’era stata nessuna vendita promozionale anticipata, quindi era prevedibile che non sarebbe successo nulla di fatto neppure tra il 25 novembre e il 31 dicembre, periodo destinato agli anticipi di saldi.

Exit mobile version