Il patto Stalin-Ribbentrop

I contenuti dello storico patto siglato tra Urss e Germania nazista celebrato dal discorso di Stalin. Modello insuperato della clinica strategica comunista, da Stalin alle Br

Il 23 agosto 1939 il ministro degli esteri sovietico Molotov e quello tedesco Ribbentrop firmano a Mosca il patto di non aggressione tra l’URSS di Stalin e la Germania di Hitler, tragico preludio alla seconda guerra mondiale. Il patto stabiliva il comune impegno di Germania del Terzo Reich e URSS a rafforzare i loro rapporti di pace e sanciva che nel caso una delle parti contraenti fosse impegnata in azioni di guerra con una terza potenza, l’altra parte contraente non avrebbe appoggiato tale potenza, il che significava il non intervento anche nel caso di una guerra di aggressione, come sarebbe puntualmente accaduto non solo nel caso della invasione tedesca della Polonia, ma anche in quello delle aggressioni che l’URSS avrebbe compiuto contro la Polonia orientale, i Paesi baltici e l’eroica Finlandia. Il patto Molotov-Ribbentrop conteneva poi un “protocollo aggiuntivo segreto” il cui contenuto fu reso noto solo alla fine della guerra durante il Processo di Norimberga. In questo protocollo, dovuto soprattutto all’iniziativa sovietica, venivano concordate secondo la più ferrea logica imperialista le cosiddette “sfere di interesse” o sfere di influenza nella “eventualità di un nuovo assetto politico-territoriale” che i contraenti sapevano essere prossima.

Con il concetto di “sfere di interesse” si indicava la decisione di procedere di comune accordo alla spartizione dei territori dell’Est Europeo, fissando in modo preciso e definito i territori di competenza: Hitler avrebbe potuto prendere in modo indisturbato la Polonia fino alla Vistola e la Lituania, Stalin si sarebbe “accontentato” di acquisire all’impero comunista la Lettonia, l’Estonia, la Bessarabia e la Finlandia. Nazismo e comunismo si impegnavano così a non intralciare l’iniziativa l’uno dell’altro. Non solo: con questo patto entrambi si garantirono le condizioni necessarie per realizzare i loro progetti espansionistici.

Nella notte tra il 23 e il 24 agosto Molotov e Ribbentrop festeggiarono con Stalin al Cremlino la firma del patto di non aggressione. Durante la serata la Grande Guida del popolo russo propose spontaneamente un brindisi alla salute di Hitler facendolo precedere da queste parole: “Io so quanto il popolo tedesco ami il suo Fuhrer; perciò vorrei bere alla sua salute”.

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