Il nuovo (ennesimo) supereroe è il Doctor Strange

Stavolta va bene: Cumberbatch che fa Strange è il solito impeccabile attore inglese capace di far tutto, da Shakespeare, alla tv, al cinema d’essai fino a quello popolare

Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti) – Un chirurgo dopo un incidente acquisisce poteri straordinari. Di Scott Derrickson.

Nuovo personaggio dell’universo Marvel portato sul grande schermo. È il dottor Strange, fenomeno della medicina ma lunatico, scontroso, sempre un po’ incazzato. Si busca un brutto incidente, fa fatica a tornare in piedi con i propri mezzi. Deve affidarsi a dei santoni, almeno così pare. Scoprirà la potenza della mente e dovrà vedersela con dei supercattivi.

Ormai la Marvel procede con il pilota automatico, fregandosene un po’ della crisi di rigetto che prima o poi gli spettatori avranno, con tutti questi film di supereroi che escono.

Stavolta va bene: Cumberbatch che fa Strange è il solito impeccabile attore inglese capace di far tutto, da Shakespeare, alla tv, al cinema d’essai fino a quello popolare. Lui fa la differenza in un film che pesca tanto visivamente e narrativamente da quel capolavoro d’inventiva e immaginazione che era stato Inception e che qui torna nella rappresentazione degli spazi e della profondità.

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