Il giro del mondo in venti giorni dell’Accademia filarmonica romana

L’Accademia Filarmonica Romana offre in estate, nel suo splendido giardino rinascimentale, un giro del mondo in circa 20 giorni

Ancora una volta, in collaborazione con gli istituti di cultura stranieri presenti nella capitale, l’Accademia Filarmonica Romana, una delle più antiche (ed interamente private) offre in estate, nel suo splendido giardino rinascimentale, un giro del mondo in circa 20 giorni. ‘Desiderata- questo il titolo dato alla stagione dal direttore artistico Matteo D’Amico – si presenta con oltre trenta appuntamenti divisi come sempre tra i generi musicali più diversi (classica, contemporanea, jazz, etnica, tradizionale) e spettacoli teatrali, letture, mostre, buffet a tema e ogni qualsivoglia evento che possa incuriosire e sorprendere il pubblico. Fra le nazioni che come ogni anno, con il contributo dei loro artisti, animeranno il Festival, spicca il debutto della Repubblica di Corea, protagonista della serata inaugurale, mentre Iran e India confermano la loro presenza, protagoniste le loro raffinate tradizioni poetiche e musicali. Dalle due serate dedicate a Pirandello – cui ricorrono i 150 anni della nascita – al fado portoghese, dal samba brasiliano ai suoni del barocco e a quelli del Maghreb e del Mediterraneo, dal sufi-jazz al revival pop di Beatles e Queen, e ancora le tradizioni antiche e contemporanee di Giappone, Spagna, Slovacchia, Portogallo, Austria, Brasile, Romania, Polonia, con la novità di un omaggio al Burkina Faso: sarà difficile sottrarsi ai desideria suscitati dalle mille diverse emozioni di queste notti d’estate.
E come ogni anno, vigile sarà l’attenzione verso i giovani talenti, cui la Filarmonica dedica sette appuntamenti (#Giovani) nella piccola e accogliente Sala Affreschi (sempre alle ore 20). Altrettanto consueto l’appuntamento con un artista che caratterizzerà l’edizione 2017 del Festival: Giulio Catelli, giovane pittore romano che raccoglie oggi l’eredità della grande Scuola Romana degli anni Trenta e Quaranta, esporrà alcune sue tele in Sala Casella per tutta la durata del Festival. In questa nota non si citano che alcuni eventi,sul sito dell’Accademia si può leggere il programma completo.

Inaugurazione con la Repubblica di Corea, un’occasione per dare il benvenuto all’Istituto Culturale Coreano, nuova realtà internazionale della capitale che ha aperto le porte lo scorso ottobre. La giornata si apre alle ore 20 con la mostra fotografica Viaggio nel placido e moderno mattino d’Oriente, cui seguirà un piccolo buffet con i sapori tipici della cucina coreana. Poi in Sala Casella il concerto di Moko Music (Modern Korea Musik), ensemble nato nel 2014 e formato da interpreti coreani di musica tradizionale e musicisti di formazione classica, coreani e non: una originale fusione fra Oriente e Occidente, in cui accanto al daegeum e allo kayageum, antichi strumenti coreani a corde, si affiancano le percussioni e gli strumenti ad arco moderni. Ne consegue un repertorio vario, in cui oltre alla musica tradizionale, i musicisti interpretano opere di compositori coreani contemporanei realizzate per questo speciale organico, stabilendo un ponte fra la millenaria tradizione e la dinamica realtà di oggi di questo paese dell’estremo Oriente.
La giornata dedicata all’India: si apre con una sessione di yoga aperta nei Giardini, e si chiude con il concerto del maestro Bahauddin Dagar alla rudra veena, strumento a corde della musica classica indiana. Figlio del famoso musicista indiano Ustad Zia Mohiuddin Dagar e nipote del cantante Ustad Zia Fariduddin Dagar, Bahauddin Dagar è eccelso interprete dello stile dagarbani e rappresenta la ventesima generazione dei Dagar, a partire dal XVI secolo.
Una Nuit d’été apre la giornata di giovedì 29 giugno con il concerto (ell’ensemble Pentarte, formazione dedita al repertorio della musica del Novecento storico e di quella contemporanea; Secondo appuntamento di #Giovani venerdì 30 giugno con Andrea Pennacchi, romano classe 1991, impegnato nel recital Solo Accordéon. In Sala Casella l’appuntamento è invece con il Quartetto Pessoa e Leandro Piccioni al pianoforte con un omaggio alla musica per film di Ennio Morricone (fra cui Mission, Nuovo Cinema Paradiso, C’era una volta il West, etc.), cui si aggiungono le musiche altrettanto celebri di Nino Rota e quelle tratte dalla miniserie televisiva Assunta Spina composte dallo stesso Piccioni.

Il jazz sarà protagonista della giornata di sabato 1 luglio con la cantante pugliese Elena Paparusso che presenta il suo disco d’esordio Inner Nature, un percorso scritto tra pagine autografe e dediche speciali ad alcune delle sue più importanti fonti d’ispirazione letterarie e musicali, da Björk a Wayne Shorter a Kurt Weill, combinando il senso più profondo della tradizione con il sound più moderno e contemporaneo.
Lunedì 3 luglio fanno il loro ingresso ai Giardini la Slovacchia e il Portogallo. Torna il Giappone ad animare la stagione estiva della Filarmonica Quest’anno l’attenzione sarà dedicata alla musica contemporanea del Sol Levante con Folios per chitarra sola di Takemitsu (solista Emiliano Gentili) e il Trio per violino, violoncello e pianoforte di Hosokawa (affidato al giovane Trio Kanon).

Si va poi alle millenarie tradizioni del Maghreb e dell’India, ai loro strumenti e alle loro musiche. Ma anche un incontro fra queste culture e la nostra, come dimostra il primo appuntamento.

All’Austria spetta aprire la terza e ultima settimana di Festival lunedì 10 luglio con il concerto del Concilium musicum Wien formazione che in trentacinque anni di attività artistica si è consolidata come una delle formazioni austriache di maggior successo, dedita ad approfondire la musica del XVII e XVIII secolo, anche partiture inedite e di raro ascolto. Si cambia completamente genere nella seconda parte della serata con il gradito ritorno, dopo il successo dell’anno scorso, di Zé Galía e del suo amato Brasile. Musicista di Porto Alegre, è fra i più apprezzati cantautori e chitarristi brasiliani di oggi, artista eclettico che unisce con originalità il racconto ai tanti stili musicali del suo paese. Quest’anno titolo del suo concerto sarà Sambrasil dedicato alla storia del samba che nel 2017 festeggia i suoi primi cento anni.

Photos – Concert Festival de Fès

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