Il Corriere annuncia il “rischio default” per i salesiani, ma viene subito smentito

Il Corriere della Sera ha annunciato questa mattina il rischio fallimento dell'ordine dei Salesiani per un contenzioso legale e ha scomodato il cardinal Bertone. Immediata la precisazione della direzione generale Opere Don Bosco

Il Corriere della Sera ha pubblicato questa mattina un articolo di Fiorenza Sarzanini che allerta su un possibile rischio di fallimento per l’ordine dei Salesiani. La notizia è supportata da «un’iniziativa clamorosa»: la lettera «nella quale il cardinale (Tarcisio Bertone) ammette di essere stato truffato».
La vicenda risale al 1990 per una eredità alla Fondazione Gerini da parte del defunto «marchese di Dio» Alessandro Gerini. La fondazione che appartiene alla Congregazione Salesiana si trova arricchita di diversi terreni, opere d’arte e immobili grazie al lascito, ma il fatto scatena le ire dei parenti di Gerini che impugnano il testamento.

PER QUALCHE EURO IN PIU’. Personaggio centrale della vicenda è il siriano Carlo Moisè Silvera, «faccendiere», scrive il Corriere, che si fa carico, in rappresentanza dei parenti, di una transazione con la Fondazione che si conclude nel 2007 e prevede il versamento di 16 milioni di euro su 180 milioni di patrimonio. Il vero nodo della controversia sta nella successiva valutazione del patrimonio ereditato realizzata da una commissione di periti: 658 milioni di euro. La transazione che prevedeva il versamento del 15 per cento, sale così a 99 milioni di euro.
La Fondazione non ci sta e non dà luogo al pagamento a causa del forte dubbio di una sovravalutazione determinata da un aumento in corsa delle percentuali per il faccendiere. La reazione non si fa attendere e parte subito la dununcia di Silvera che chiede il sequestro dei beni, disposto successivamente nel marzo 2010. La contromossa della Fondazione è la denuncia per truffa rivolta all’intermediatore siriano e alla commissione di periti che si occuparono della valutazione del patrimonio. L’esito però fu negativo e per il Tribunale di Roma «non c’è stato alcun raggiro e la transazione è valida». Il Corriere fa sapere che «il Segretario di Stato tenta l’ultima e disperata mossa», una lettera in cui il cardinal Bertone scrive: «Ho dato il consenso alla soluzione negoziale, ma ho scoperto soltanto dopo che il valore del patrimonio era stato gonfiato a dismisura per aumentare la somma destinata a Silvera, depauperando e umiliando l’attività benefica della Congregazione».

LA RETTIFICA DEI SALESIANI. L’articolo del Corriere è stato però oggi smentito dai salesiani. La direzione generale Opere Don Bosco, in una nota, specifica che i processi penali e civili riguardano direttamente la Fondazione Ecclesiastica Marchesi Teresa, Gerino e Lippo Gerini e che nel 2007 la Fondazione, per concludere un annoso contenzioso legale, giunse ad un accordo tale da cedere il 15 per cento del valore dell’eredità ai richiedenti. La direzione generale Opere Don Bosco intervenne come garante per la Fondazione impossibilitata a gestire la somma necessaria in denaro in quanto proprietaria di soli immobili. Il contenzioso legale è quindi, tra la Fondazione Ecclesiastica Marchesi Teresa, Gerino e Lippo Gerini e coloro che rivendicano i diritti dell’eredità del marchese Alessandro Gerini.

@giardser

 

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