I No Tav scrivono sull’Huffingtonpost Italia e organizzano la mobilitazione

«La procura di Torino lavora costantemente per la lobby del Tav, visto che arriva persino al sequestro e l'abbattimento dei nostri presidi, sicuramente abusivi, in tempi e modi così celeri che in Italia non si sono mai visti».

Partono (ma i No Tav dicono: non è vero) per il tunnel geognostico alla Maddalena di Chiomonte. La Procura, per l’aggressione ad una troupe del Corriere della Sera e l’assalto alla Geovalsusa, ha stabilito misure cautelari diverse per 19 persone (ed i No Tav parlano di “giustizia ad orologeria”). Questo – l’annuncio di Ltf e l’operazione della Digos – ieri, dall’alba al pomeriggio. Già ieri sera, in piazza Castello a Torino ma anche nei pressi del cantiere (non-cantiere, per gli alfieri anti-treno), presidi in solidarietà dei fermati e contestazioni contro i lavori.

Lo scontro con la magistratura è frontale. Per i No Tav, come scrive Lele Rizzo nel suo spazio sullo scicchissimo Huffingtonpost Italia diretto da Lucia Annunziata, «da tempo la procura di Torino lavora costantemente per la lobby del Tav, visto che arriva persino al sequestro e l’abbattimento dei nostri presidi, sicuramente abusivi, in tempi e modi così celeri che in Italia non si sono mai visti».

Da oggi si annuncia una forte mobilitazione del movimento (e sono in molti ad attendere “la prova dei numeri”). Nel pomeriggio, appuntamento al discusso presidio di Giaglione (di cui il sindaco rifondarolo Ezio Paini, scornandosi con il suo partito indisponibile a perdere uno dei pochi spazi dove ancora pesa, ha firmato l’ordinanza di rimozione). Sabato, alla 14, a Chiomonte, manifestazione per “riprendersi” il presidio cui la Polizia ha posto i sigilli. Infine, il 3 dicembre, in occasione del vertice bilaterale Italia-Francia, significativamente convocato a Lione, manifestazione internazionale contro la nuova linea.

Sull’altro fronte, oggi pomeriggio, sempre in vista dell’incontro tra i governi italiano e francese, incontro dei parlamentari piemontesi con il Comitato Transpadana per discutere e approvare la lettera/appello con la quale i parlamentari italiani ed europei eletti nella circoscrizione Nord Ovest chiederanno al Presidente del Consiglio Mario Monti impegni concreti per la realizzazione nuova linea. «Il vertice di Lione – spiegano i promotori – rappresenterà la tappa decisiva verso il varo definitivo dei lavori di questa infrastruttura strategica. Il 7 novembre scorso abbiamo partecipato ad un incontro ufficiale presso il Senato della Repubblica francese promosso da un gruppo di parlamentari transalpini e finalizzata a predisporre, in vista del vertice bilaterale italo-francese in programma a Lione il 3 dicembre, un Appello dei parlamentari francesi al presidente Hollande a sostegno della realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione. Giudichiamo opportuno e urgente che anche in Italia si predisponga un’iniziativa analoga, e per questo abbiamo predisposto la lettera-appello di cui si discuterà alla riunione».

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