Homo sine pallis

Si depila, piange in pubblico, si tinge i capelli d'oro, porta l'orecchino e altri ninnoli e, come vuole qualche couturier, anche la gonna: è l'uomo del terzo millennio

Si depila, piange in pubblico, si tinge i capelli d’oro, porta l’orecchino e altri ninnoli e, come vuole qualche couturier, anche la gonna: è l’uomo del terzo millennio. La pubblicità l’ha preso di mira e ultimamente gli ha riservato una schiuma da barba (Linea Intesa) che “lascia la pelle vellutata”. È la prima volta che viene usata in pubblicità un’espressione così per un prodotto riservato al sesso forte: il mito dell’uomo che “non deve chiedere mai” – quello di Denim per intenderci- è finito in cantina. Al mattino, guardandosi allo specchio mentre si rade trova di sé un’identità che vacilla al primo refolo d’aria. Tutto muscoli e niente cervello, si diceva del maschio negli anni Ottanta della Milano da bere: oggi sembra avere perso entrambe le cose. È pronto a commuoversi -come Harrison Ford nello spot Lancia-per un bonsai rinsecchito, in balìa dei buoni sentimenti appena trova nella tasca della giacca un fusillo Barilla. L’uomo non ha più colore, come nella politica. Non ha più vergogna, non ha più stagione. Sarà colpa dell’effetto serra?

Exit mobile version