Grillo sbrocca perché applicano al figlio il “metodo Grillo”

Il comico fuori di sé perché le accuse di stupro al figlio sono su tutti i giornali. Chissà se ora ha capito cosa si prova a finire alla gogna

Beppe Grillo ha sbroccato. Nel video in cui urla e s’agita come un ossesso in difesa del figlio perché oggi i giornali danno come imminente l’annuncio di un rinvio a giudizio per Ciro e i suoi amici con l’accusa di stupro, c’è – in maniera scomposta e irrazionale – tutta l’angoscia di un padre.

Noi lo capiamo, povero Grillo, anche se vorremmo fargli notare che, finora, la vicenda ha goduto di un meritorio e giustissimo silenzio. Poco, in questi mesi, è stato scritto su di lui. “Poco”, soprattutto, se si paragona all’attenzione che la stampa ha di solito per vicende di questo tipo e che riguardano politici o loro parenti.

Ma Grillo ha ragione: vedersi sbattuti sulle pagine dei quotidiani e rappresentati come “mostri” prima di un processo, non è giusto per nessuno. Nemmeno per il figlio di chi sull’astio, lo sputtanamento, la gogna preventiva ha costruito un movimento politico, una carriera, i suoi successi.

Rinfacciargli tutto questo, adesso, è quasi scontato. Preferiamo invece terminare questo articolo con una frase che non avremmo mai pensato di dover scrivere su Tempi: benvenuto tra noi garantisti, Beppe.

Foto Ansa

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