Grillo, altra giravolta. Ora quelli del Fatto Quotidiano non sono più amici

Ieri pro clandestini, oggi contro. Ieri il Fatto Quotidiano era il miglior giornale, oggi è «l'organo del Pd». Grillo e Casaleggio stanno perdendo la testa, gli attivisti se ne sono accorti e vanno «via a gambe levate»

«Possente campagna sul Fatto Quotidiano, che ha sostituito l’Unità come organo del PD (menoelle, ndr), ricca di battute e insulti contro Beppe Grillo (nuovo leghista…) e parte della rete M5S che non si prostra alle gonnelle piddine e all’ipocrisia del momento sul tema immigrazione». Incredibile ma vero: Beppe Grillo, tramite il suo blog, se la prende con il Fatto, giornale fino a oggi considerato vicino al Movimento Cinque Stelle e spesso citato dai parlamentari come uno dei pochi organi di informazione degno di essere letto. Cosa sta succedendo al comico genovese? Ieri pro clandestini, oggi contro. Ieri pro Fatto Quotidiano, oggi contro. E domani?

Grillo e il guru dei M5S, Gianroberto Casaleggio, continuano a riservare sorprese. Dopo essere rimasti orfani di Milena Gabanelli, ora dall’alto arriva un nuovo diktat: «Anche i giornalisti del Fatto non sono nostri amici». Dal profilo Twitter di Grillo parte anche un attacco personale diretto al giornalista Andrea Scanzi: «Non mi sono mai candidato in Forza Italia. Andrea Scanzi dice il falso», firmato Casaleggio. Il guru evidentemente non ha gradito un corsivo di Scanzi dal titolo «M5S, il post disastroso di Grillo & Casaleggio», nel quale si ricordava una candidatura di Casaleggio in una lista civica vicina al centrodestra. A far saltare i nervi sembrano essere dunque gli attacchi arrivati a Grillo e Casaleggio da più parti per una svolta considerata leghista. Il richiamo, però, non è piaciuto a molti attivisti che lo hanno criticato sul blog: «State diventando paranoici», scrive qualcuno; «Grillo, è meglio che per qualche giorno taci», attacca qualcun altro. E, infine, «Stai trasformando un movimento pulito in uno xenofobo, io vado via a gambe levate». Come dire, non tutti gradiscono le ultime scelte di Grillo e Casaleggio.

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