Giustizia, Bossi: «La riforma passerà». Alfano sale al Quirinale – Rassegna stampa/1

Umberto Bossi, leader della Lega, è sicuro che la riforma della giustizia passerà, Fli e Udc non chiudono la porta ma sono pronti a valutare il testo. E oggi il guardasigilli Angelino Alfano va al Quirinale da Giorgio Napolitano a illustrare il testo

Ieri Umberto Bossi, leader della Lega, ha dato il suo via libera alla riforma della giustizia: «Sentiamo cosa presentano, comunque passerà», ha dichiarato. Secondo quanto affermato da Niccolò Ghedini, legale del premier Silvio Berlusconi, «dobbiamo mettere a punto solo alcuni aspetti tecnico giuridici».

“E oggi il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, è atteso al Quirinale per una «visita di cortesia» mirata ad illustrare al capo dello Stato Giorgio Napolitano la nuova architettura della giustizia contenuta nella «riforma epocale» annunciata da Berlusconi. […] L’aria della vigilia è quella di un Pdl che fa la corte all’Udc mentre cerca la non belligeranza del Fli” (Corriere, p. 10).

Giulia Bongiorno (Fli) si è detta favorevole «alla separazione delle carriere, quindi se dovesse essere una riforma diretta a migliorare il sistema e a creare la terzietà del giudice la voterei». “L’Udc vuole scandagliarla dalla A alla Z questa riforma: «Non abbiamo pregiudizi, a patto però che la maggioranza non combini qualche scherzetto con le leggi ordinarie», osserva Roberto Rao” (Corriere, p. 10).

La riforma “è stata concepita in versione più soft del previsto anche per superare la prova del referendum confermativo, necessario per le leggi costituzionali approvate con maggioranza non qualificata. Eliminate dai testi l’immunità parlamentare e la riforma della Consulta, ora gli ultimi ritocchi riguardano l’obbligatorietà dell’azione penale che la Lega avrebbe voluto cancellare dalla Costituzione” (Corriere, p. 10) e che sarà da esercitare «secondo modalità stabilite dalla legge».

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