Giulia, il bolide del riscatto Alfa Romeo

Raffinata tanto nella meccanica quanto nei materiali. Alfa Romeo Giulia è dotata di motori Ferrari, la top di gamma ha 510 cavalli sotto il cofano. 0-100 km/h in 3,9 secondi

Attesa, anzi attesissima, la nuova Alfa Romeo Giulia, cui spetta il compito di risollevare le sorti del brand di Arese, ha debuttato in società. Forte di un passato glorioso – basti pensare al successo riscosso dalla precedente generazione, in produzione dal 1962 al 1977 – è la berlina del rilancio per il Biscione. Con la vecchia 159 condivide la sola configurazione di carrozzeria a 4 porte, essendo radicalmente diversa sia per trazione, posteriore anziché anteriore, sia per piattaforma, sviluppata appositamente e destinata alle future creazioni del brand di Arese. Come annunciato trionfalmente dai vertici Alfa Romeo, adotta motori “by Ferrari”: la versione Quadrifoglio, top di gamma, è infatti mossa dal V6 3.0 biturbo a iniezione diretta di benzina derivato dalla Maserati Ghibli, portato a 510 cavalli e corredato del sistema di disattivazione dei cilindri a controllo elettronico. Un’unità che promette uno scatto da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi, complice un rapporto peso/potenza di 2,99 kg/cv, e una velocità massima di 320 km/h.

Raffinata tanto nella meccanica quanto nei materiali, la nuova Giulia Quadrifoglio fa ampio ricorso alla fibra di carbonio, alla lega leggera e ai compositi d’alluminio. La ripartizione dei pesi, a fronte di una massa prossima a 1.500 chilogrammi, rispetta il rapporto 50/50 tra avantreno e retrotreno e sono confermati i rumors in merito alle varianti di trazione a due e a quattro ruote motrici (Q4).
Chiamata a scontrarsi con vetture blasonate quali Audi A4, Bmw Serie 3 e Mercedes-Benz Classe C, può contare su di un differenziale Torque Vectoring e su di un impianto frenante da prima della classe, forte di dischi carboceramici.

Tanta raffinatezza trova coronamento nell’aerodinamica attiva, per la prima volta sdoganata dalle supercar e dedicata a una berlina high performance. La stretta parentela con Ferrari è confermata dal pulsante d’avviamento lungo le razze del volante, mentre al V6 3.0 biturbo made in Maranello è probabile si affianchino un moderno 2.0 turbo benzina da 180, 250 e 350 cavalli e un V6 3.0 biturbo diesel di derivazione Maserati, forte di ben 340 cavalli. Unità, quest’ultima, che affiancherà un più parsimonioso 2.2 td da 135, 180 e 210 cavalli.

La nuova Giulia verrà presentata al pubblico al Salone di Francoforte a settembre, sarà ordinabile da fine anno e verrà consegnata a primavera 2016.

A cura di RED Live

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