Giò senza Style

Ufficio reclame

Spesso la pubblicità, anche la più intelligente, banalizza i valori e i sentimenti più importanti dell’uomo: l’amicizia, la libertà, l’amore.

In questo mondo dell’effimero, dove tutto dura una manciata di secondi, si inseriscde coerentemente la nuova campagna di Giò’Style: due pagine consecutive di quotidiano per bicchieri e altri accessori di plastica. “Monouso GiòStyle. Ogni volta è come la prima volta”. Un brindisi all’usa e getta e alla pagina successiva, dove il titolo prosegue: “Nulla è per sempre”. Ma qui, ad essere gettato via, non è più un bicchiere, ma un matrimonio con tanto di torta a quattro piani, da dove l’indomita sposina fugge allegramente. “Qualità senza rimpianti” è il pay-off che chiude l’annuncio e forse consola il neo marito rimasto in cima alla torta di questo amore di plastica.

Le due pagine, messe a punto dall’agenzia Phoenix, non riescono ad essere, come vorrebbero, trasgressive (forse anche per l’errore della testata che ne ha pubblicato le due pagine invertendone la sequenza) e nemmeno divertenti. Di mogli e mariti abbandonati, di passioni focose, di unioni gay, le pagine pubblicitarie di tutto il mondo sono piene. E allora, o ci si inventa qualcosa di nuovo o meglio percorrere strade più semplici. del resto la semplicità è un ingrediente essenziali delle migliori campagne, quelle che la gente ricorda più volentieri. Questa di GiòStyle, invece, si ricorderà probabilmente per l’errore. O forse non si ricorderà affatto. Anche il protagonista in fondo ha l‘aria di chi si è già dimenticato della neo sposa, che, prima di fuggire via, non disdegna di farci vedere la coscia. (Però lo fa con Style). Ma dove scappa? Forse va a pagina 42 dello stesso quotidiano dove un omaccione si spoglia per dichiarare la “vera natura dell’uomo”. Questa volta tutta racchiusa in una mutanda.

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