Gerusalemme: attentato su un autobus dopo sette anni. Muore una donna – Rassegna stampa/1

Una bomba telecomandata è stata fatta esplodere a una fermata durante l'arrivo di un autobus. Decine di feriti. In precedenza mezzo milione di israeliani sono corsi nei rifugi per ripetuti attacchi missilistici. Ministro degli Interni israeliano: «Siamo di fronte a un'offensiva terroristica su larga scala»

Ieri a Gerusalemme, a pochi passi dalla stazione centrale, una valigetta con una carica di esplosivo rafforzata con alcuni bulloni è stata lasciata a una fermata dell’autobus e fatta esplodere all’arrivo di un torpedone. Una donna è morta, decine i feriti.

“In precedenza mezzo milione erano stati costretti a correre nei rifugi per ripetuti attacchi missilistici provenienti da Gaza, in reazione all’uccisione – avvenuta il giorno precedente – di otto palestinesi, tra cui quattro civili”, che a sua volta era una risposta al lancio di 50 missili contro Israele dopo che una famiglia con tre bambini era stata uccisa in Cisgiordania (Stampa, p. 13).

“I missili Grad della Jihad islamica hanno seminato paura tra gli abitanti di Ashqelon, Ashdod e Beer Sheva, nel Neghev. Non ci sono state vittime, ma la vita degli abitanti è stata sconvolta. Le scuole sono state chiuse, i rifugi riaperti: proprio come due anni fa, durante l’operazione Piombo fuso a Gaza” (Stampa, p. 13).

«Siamo di fronte a un’offensiva terroristica su larga scala», ha dichiarato il ministro degli Interni Ely Ishay. Dopo due anni di calma, ha detto il premier Netanyahu, «negli ultimi tempi diversi vorrebbero sconvolgere la quiete, vorrebbero mettere alla prova la nostra forza di resistenza. Ma noi abbiamo una volontà di ferro, siamo determinati a difendere lo Stato e i nostri cittadini. Agiremo dunque con fermezza e con saggezza».

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