Togliere ai tedeschi la birra e i würstel è come togliere a un italiano la pasta o la pizza. Una tragedia alimentare. Che però potrebbe avverarsi presto. Ogni anno infatti vengono consumati in Germania 20 milioni di cassette di birra in meno. Nell’ultimo anno poi ci si è messo anche il cattivo tempo, che ha distolto i tedeschi dalla birra a vantaggio di bevande più alcoliche e riscaldanti. Come riporta ItaliaOggi, Michael Huber, il presidente della Veltins, una delle pils più famose, è molto negativo sui guadagni del 2013. «Quest’ultima ondata di caldo non può risollevare una stagione disastrosa». Se vent’anni fa in Germania venivano consumati 120 milioni di ettolitri di bionda all’anno, oggi sono solo 96,48 milioni.
VECCHIAIA. Huber dà anche la colpa all’aumento dei prezzi dovuto alle tasse sugli alcolici e alla moda di mischiare la birra con succhi di frutta. Inoltre la popolazione tedesca è sempre più vecchia, ed è invece sui giovani che si deve puntare per far ripartire il mercato. «I tedeschi invecchiano e bevono sempre meno. Se continuiamo così nei prossimi 15 anni si perderanno altri 20 milioni di ettolitri», si lamenta Huber.
VEGGIE DAY. E dopo la birra, si metteranno da parte anche le salsicce. La Germania è infatti uno dei maggiori consumatori di carne d’Europa, con 98 chili a testa ogni anno. Ebbene, il partito dei Verdi, i Grünen, ha annunciato che si batterà per introdurre le “giornate senza carne” se andrà al governo con le elezioni del prossimo settembre. Renate Künast, la capogruppo dei Verdi al Buntestag, ha già in mente un nome per questa iniziativa: “veggie day”. Ogni settimana avrà un “giorno vegetariano” in cui le mense nazionali non serviranno carne, salsicce o altri derivati, bensì alimenti proteici alternativi, come ceci o legumi. Un simile tentativo fu compiuto dai politici locali di Stoccarda, nel 2011, ma fallì miseramente.