Formula 1 al via. Minardi: «Alonso e Ferrari migliorati, le gomme saranno la vera incognita della stagione»

Nel week-end il Gran Premio d'Australia che apre la stagione di Formula Uno 2013. Le previsioni di Gian Carlo Minardi: Red Bull davanti a tutti e Ferrari in crescita.

Vettel contro Alonso, Ferrari contro Red Bull, Webber contro Massa. Ma anche le McLaren di Button e Perez, le Mercedes di Rosberg e di Hamilton e la Lotus di Raikkonen. Forse, la Williams di Maldonado. Questo fine settimana riapre i tendoni il circo dei motori e della Formula Uno che, come da consueto, inaugura la lotta per il titolo mondiale a Melbourne, Australia, dove si corre il primo Gran Premio della stagione. Gian Carlo Minardi ha esposto a tempi.it le sue considerazioni alla vigilia di quella che potrebbe essere la stagione del riscatto per Alonso e la Rossa.

Minardi, che idea si è fatto dopo i test?
I test di Barcellona si sono svolti in condizioni meteo abbastanza difficili, quindi non è possibile dare un giudizio univoco. Per ora sola una cosa è chiara: i nuovi pneumatici messi a punto dalla Pirelli hanno caratteristiche molto performanti, ben più dell’anno scorso, ma si usurano più facilmente di prima. Credo quindi che il loro utilizzo sarà di difficile interpretazione nel corso della stagione. Per intenderci, se quelli dei giorni scorsi sul circuito di Montmelò non fossero stati dei semplici test ma una vera e propria gara, avremmo certamente assistito a quattro o cinque soste per il cambio gomme. Ma a Melbourne prima e in Malesia poi (dove si correrà il secondo Gran Premio della stagione, ndr) avremo modo di fare tutte le valutazioni del caso.

Chi parte favorito?
C’è un team tre volte campione del mondo negli ultimi tre anni che rimane ancora quello da battere: ovviamente sto parlando delle Red Bull di Vettel e di Webber. Poi le Ferrari di Massa e Alonso, che hanno dato l’impressione di essere nettamente migliorate rispetto alla scorsa stagione. E anche la McLaren di quest’anno sembra essere nata bene, con un progetto migliore del 2012. Button, inoltre, è un maestro nella gestione delle gomme e questo, per i motivi appena detti, potrebbe rivelarsi l’arma vincente in più nelle mani della casa di Woking.

Mercedes e Lotus, invece, a che punto sono?
La Mercedes pare che abbia migliorato la prestazione sul giro secco, mentre nei “long run” dimostra ancora qualche difficoltà. Ad ogni modo Hamilton e Rosberg sono due piloti eccellenti, sullo stesso livello, entrambi molto veloci. Ho visto, invece, un Raikkonen estremamente chiacchierone ed euforico in questi giorni; lui che di solito è un taciturno… Forse in Lotus Renault hanno individuato qualche soluzione importante sulla vettura che li rende fiduciosi in vista del Gran Premio d’Australia.

Perez (McLaren) è alla sua prima stagione in un top team. Cosa si aspetta dal giovane messicano?
Lui è giovane, appunto, e avere al suo fianco un pilota esperto come Button, soprattutto nella gestione delle gomme, può essere un’occasione importante per fare esperienza. Perez dovrà anche imparare a compiere meno errori di quelli che lo scorso anno ha commesso in Sauber. Ma lasciamolo lavorare in pace e vedremo se sarà all’altezza. Sicuramente in McLaren hanno riposto molte aspettative nei suoi confronti.

Le altre squadre possono sperare di insidiare i big?
Team come Sauber e Williams stanno facendo bene. La Williams, soprattutto, ha in casa due piloti interessanti come Maldonado, che l’anno scorso è riuscito anche a vincere un Gran Premio (a Montmelò, ndr) e l’esordiente Valtteri Bottas; peccato, però, che abbia fatto una sessione di test in meno degli altri. Non dimentichiamoci poi della Toro Rosso, che è una macchina tecnicamente all’altezza e ha piloti veloci, e delle Force India, che già l’hanno scorso hanno dimostrato di poter dare qualche turbativa ai big nel Q3 in qualifica. Speriamo che l’incertezza legata al consumo delle gomme permetta a qualcuno di questi team di finire almeno sul podio o, chissà, di vincere anche qualche gara.

Dopo Trulli, Fisichella e Liuzzi, quando potremo tornare a fare il tifo per un italiano in Formula Uno?
Stiamo lavorando sodo sia come Aci/Csai sia come Ferrari Driver Accademy, ma la strada è molto in salita: sebbene i talenti italiani non manchino mai, a mancare di questi tempi sono i mezzi. Occorre continuare a investire sia nella formazione dei giovani piloti sia nella diffusione della cultura dei motori affinché l’indotto possa tornare, a sua volta, a investire su di loro. D’altronde la Formula Uno è uno sport che costa molto e in fondo possono arrivare solo 22/24 piloti su un totale di 7 miliardi di abitanti nel mondo.

Che idea si è fatto delle discussioni sugli scarichi e le soluzioni aerodinamiche adottate da alcuni team in particolare?
Quest’anno siamo arrivati alla fine di un ciclo iniziato ormai quattro anni fa ed è, pertanto, normale che i costruttori e i progettisti si spingano al limite di quello che il regolamento permette: un punto in meno di carico aerodinamico, infatti, consente di guadagnare molto sul giro. E di vincere le gare.

@rigaz1

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