Festival di Cannes: tutti i vincitori della 64esima edizione

Nessun premio per gli italiani Sorrentino e Moretti al Festival di Cannes. Trionfa Terrence Malick: il suo "The Tree of Life" vince la Palma d'Oro come miglior film. Premiati anche Kirsten Dunst, Jean Dujardin, Nicolas Winding Refn e i fratelli Dardenne

Italia a bocca asciutta. Il Festival di Cannes ha decretato i suoi vincitori e, nonostante i dieci minuti di applausi riservati rispettivamente ad Habemus Papam di Nanni Moretti e a This must be in Place di Paolo Sorrentino, per loro non c’è stata alcuna Palma. Il presidente della giuria, Robert De Niro, ha dichiarato di aver apprezzato molto i film italiani in concorso, ma al momento della scelta la maggioranza si è orientata verso altre opere. La Palma d’oro è andata a The Tree of Life, capolavoro immaginifico di Terrence Malick che, neanche a dirlo, ha disertato manifestazione e premiazione; nemmeno il protagonista e produttore Brad Pitt si è presentato alla cerimonia.

Al regista danese Nicolas Winding Refn è andato invece il premio per la regia: la storia dell’autista dei malviventi di “Drive” ha conquistato i favori della giuria. Vince anche Lars Von Trier, in qualche modo: espulso dal Festival come persona non gradita si consolerà con il premio come migliore attrice conquistato da Kirsten Dunst per il suo ruolo in “Melancholia“. L’attrice, dopo le recenti vicissitudini personali che l’avevano tenuta lontana dal set per un po’, è tornata in splendida forma e sul palco ha ringraziato il regista autore delle dichiarazioni filonaziste dei giorni scorsi.

La Palma d’oro come migliore attore è andata invece al protagonista maschile del piccolo gioiello The Artist, film muto e in bianco e nero di Michel Hazanavicius: l’attore Jean Dujardin ha strappato consensi soprattutto tra le donne presenti alla manifestazione, letteralmente conquistate dal suo fascino. C’è un po’ di Italia nel Premio della Giuria, assegnato al film francese Polisse, di Maiwenn LeBesco, in cui recita il nostro Riccardo Scamarcio. Infine una strana coppia chiude il palmares, conquistando ex aequo il Gran Premio della Giuria: Once upon in Anatolia di un sorpreso Ceylan e Gamin au velo dei fratelli Dardenne, già nei cinema italiani con il titolo “Il ragazzo con la bicicletta”.

Si è chiuso così il festival cinematografico più importante al mondo. Non sono mancate le star e nemmeno le polemiche, anche se c’è da rilevare che mai come quest’anno il pubblico ha applaudito le scelte della giuria presieduta da un De Niro in grande spolvero e che ha ostinatamente insistito per parlare in francese (con qualche irresistibile gaffes annessa). Il prossimo appuntamento cinematografico è fissato per settembre, quando prenderà il via la Mostra del cinema di Venezia: chissà se in patria il cinema italiano riuscirà a farsi valere.

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