La falsità e l’ipocrisia della foto con la modella down

Deve vendere l’immagine del marchio di moda come marchio che è attento alle persone disabili. Che non esclude. Che non fa differenze. Che è democratico

Me lo ero sempre chiesto, poi ho visto che Gucci ha pubblicato una foto con una modella con la sindrome di Down e la domanda mi si è riproposta come il cotechino il primo gennaio. Come mai le modelle sono sempre tristi?

Fateci caso. Se vi capita di sfogliare un giornale di moda, oppure un settimanale durante il periodo delle sfilate, noterete che non c’è una sola di quelle ragazze che sorride. Sono tutte incazzate. Come mai la moda, in genere l’alta moda, vuole dare di sé questa immagine? Probabilmente la spiegazione è banalissima: non devi concentrarti sulla modella, ma su ciò che indossa. Non è lei in vendita, è il suo vestito. Così, siccome si guarda sempre malvolentieri qualcuno che ha il broncio, uno sposta lo sguardo altrove, nella foto. Appunto, sul vestito. A me non succede: io guardo sempre prima i volti, poi il resto, e lo faccio anche quando sfoglio foto di moda. Ma molto probabilmente la spiegazione giusta è quella.

E invece sorrid...

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