«L’Egitto si oppone al fascismo religioso dei Fratelli musulmani e alle loro attività terroristiche»

Naguib Sawiris, magnate egiziano delle telecomunicazioni, accusa la Fratellanza: nei loro raduni «nascondevano armi». «È il popolo egiziano che vuole sbatterli fuori»

«Il popolo egiziano è sceso in piazza con milioni di persone, pacificamente e senza una sola vittima, per liberarsi di una dittatura religiosa fascista». Per Naguib Sawiris, cristiano, magnate delle telecomunicazioni egiziano, ed ex patron di Wind, il paese è molto più sicuro sotto il controllo dell’esercito che non dei Fratelli Mussulmani. «La volontà popolare ha abbattuto Morsi e il suo regime– spiega oggi Sawiris sul Giornale -. L’esercito è intervenuto solo per appoggiare le intenzioni del popolo e prevenire lo scoppio di una guerra civile». La futura guida dell’Egitto? «Se chiedi a qualsiasi egiziano chi sia l’uomo più popolare nel Paese – spiega Sawiris-, in questo momento, tutti rispondono Al Sisi», il capo dell’esercito.

MANIFESTAZIONI VIOLENTE. «Dopo l’intervento delle forze di sicurezza ogni giorno che passa la violenza sta diminuendo L’Egitto è ben più tranquillo di prima», sostiene Sawiris. Nei loro raduni, prosegue il magnate egiziano, i Fratelli Mussulmani «nascondevano armi», inoltre «ci sono stati dei casi di torture (di sospetti informatori della polizia – nda) e hanno usato bambini come scudi umani». «Sessantaquattro chiese ed istituzioni cristiane sono state date alle fiamme in soli tre giorni, compresi due luoghi di culto del III e IV secolo. Per non parlare dei negozi di cristiani attaccati». Dall’altra parte, sottolinea Sawiris «i 20-30 milioni di egiziani scesi in piazza» contro Morsi erano anche «tutti contro i Fratelli musulmani». «È chiaro – spiega – che la maggioranza della popolazione si oppone alla Fratellanza e alle loro attività terroristiche».

FRATELLI MUSULMANI. I Fratelli Mussulmani, prosegue Sawiris, «in passato erano stati repressi sotto Nasser, Sadat e Mubarak». Ma oggi, spiega, «è il popolo egiziano che vuole sbatterli fuori». Sul migliaio di persone morte sotto i tiri dell’esercito, Sawiris afferma che non è possibile «imputare alle forze di sicurezza di aver risposto al fuoco che arrivava dalla parte dei dimostranti». «Un centinaio di agenti sono stati uccisi – spiega. Se i raduni fossero stati pacifici non sarebbe accaduto». La colpa è dei Fratelli Mussulmani. «La loro costola politica – continua Sawiris-, il partito Giustizia e libertà, deve continuare ad operare secondo la legge. I Fratelli musulmani, invece, sono un movimento clandestino. Non obbediscono alle leggi e non sono mai stati trasparenti sulla provenienza dei loro fondi».

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