Delitto Perugia. Pg chiede 30 anni per Knox, 26 per Sollecito

Si è conclusa la requisitoria del processo d'appello bis per il delitto di Meredith Kercher. Il pg ha chiesto per Amanda anche 4 anni di condanna per calunnia a Patrick Lumumba

Una condanna di Raffaele Sollecito e Amanda Knox: oggi è stato il giorno della requisitoria nel processo d’appello bis per l’omicidio a Perugia di Meredith Kerchner, dopo che la Cassazione nel marzo di quest’anno ha annullato la prima assoluzione dei due ex fidanzati, emessa dalla corte d’assise d’appello di Perugia nel 2011. Due anni dopo, il caso è ancora allo stesso punto.

«ASSOLUZIONE RASA AL SUOLO». Per l’omicidio Kercher oggi è in carcere, come reo confesso condannato in via definitiva nel 2010 come esecutore dell’omicidio e complice l’ivoriano Rudy Guede. Secondo il sostituto procuratore generale di Firenze, Alessandro Crini, i suoi complici sono stati proprio Sollecito e Knox. Davanti alla corte d’assise d’appello di Firenzi, Crini ha ricordato che la sentenza della Cassazione ha «raso al suolo» la sentenza con cui i due ragazzi erano stati assolti. «La censura della Cassazione – ha proseguito il magistrato – è spalmata un pò su tutta la vicenda processuale», poi ha continuato esemplificando gli elementi e i motivi che andrebbero rivalutati dai giudici. Uno su tutti, è l’alibi di Raffaele Sollecito, che per difendersi ha sempre raccontato che la notte del delitto era a casa sua con Amanda a guardare un film al computer. Ma per il pg «anche nella sentenza di Cassazione si prende atto che l’alibi del pc è falso, anzi è un alibi che diventa indizio» e secondo l’accusa ciò è pacificamente provato da perizie tecniche.

CONDANNA A 26 ANNI. Il pg Crini ha chiesto anche la condanna di Amanda a 4 anni per la calunnia contro Patrick Lumumba, indicando questo fatto come un tassello del piano di depistaggio che i due ragazzi avrebbero messo in atto, secondo l’accusa, dopo l’assassinio. Per Sollecito e Knox il pg ha chiesto una condanna a 26 anni per l’omicidio (Guede è stato condannato con rito abbreviato a 16 anni). Il pg ha sostenuto che nell’omicidio sarebbero stati usati due coltelli, uno da Guede e l’altro dai giovani.

AMANDA: «IO NON C’ERO». È stata immediatamente raggiunta al telefono dai suoi avvocati, Amanda Knox, e dagli Stati Uniti ha ribadito: «Io non c’ero in quella casa. Contrastate radicalmente le richieste di condanna. Sono dispiaciuta della richiesta di condanna, ma me lo aspettavo». Francesco Sollecito, padre di Raffaele, ha parlato di una requisitoria che «mi lascia senza parole. Sinceramente mi aspettavo altro, mi aspettavo una cosa assolutamente diversa». Nei prossimi giorni seguiranno le repliche dei difensori dei due imputati.

 

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