Cronologia

La repressione
Febbraio 2003

Mentre il governo avvia i negoziati di pace che porranno fine, due anni dopo, a vent’anni di guerra civile tra il nord e il sud del Sudan, due movimenti di ribelli attaccano obiettivi governativi nella regione del Darfur, nell’ovest del paese, chiedendo maggiore autonomia e uno sfruttamento più equo delle risorse. La repressione della rivolta diventa un vero sterminio di civili, in maggioranza neri musulmani.
A macchiarsi dei crimini più atroci sono milizie che Khartoum è accusata di armare e sostenere: sono i janjaweed, responsabili di stupri di massa e distruzione di interi villaggi.

Un fragile accordo
Maggio 2006

Khartoum sigla un accordo con uno dei gruppi ribelli, che di fatto resterà poco più che lettera morta, nonostante la presenza di truppe dell’Unione africana sul terreno dal 2004.

L’onu latita
Settembre 2006

Human rights watch denuncia nuove violenze nella regione. Il mandato delle truppe dell’Unione africana (in scadenza il 30/9) viene esteso fino alla fine dell’anno. Resta ancora inapplicata, per l’opposizione del Sudan,
la risoluzione 1706 delle Nazioni Unite, approvata senza il voto di Cina e Russia, che prevede lo stanziamento di 20.000 caschi blu al posto dei 7.000 soldati dell’Ua.

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