Conclave al via martedì 12 marzo. Si eleggerà il 266esimo Papa

Le porte della Cappella Sistina si chiuderanno martedì 12 marzo, al pomeriggio, dopo che in mattinata si sarà svolta una messa “pro eligendo”: così avrà inizio ufficialmente il Conclave

Le porte della Cappella Sistina si chiuderanno martedì 12 marzo, al pomeriggio, dopo che in mattinata si sarà svolta una messa “pro eligendo”: così avrà inizio ufficialmente il Conclave che porterà alla nomina del 266esimo Papa. Lo ha annunciato oggi la Sala Stampa Vaticana, riferendo in merito alla votazione della congregazione cardinalizia tenutasi nel pomeriggio. Come sembrava probabile si è deciso così di anticipare l’inizio dei lavori, cosa che per altro lo stesso Lombardi aveva anticipato oggi in mattinata.
Per quanto riguarda, la cadenza delle elezioni il primo giorno di Conclave, dopo la “Missa pro eligendo Pontifice”, questa prevede già un primo scritinio nel pomeriggio. I giorni seguenti saranno cadenzati da due scrutinii il mattino e due il pomeriggio.

Con l’arrivo ieri del cardinale vietnamita Jean-Baptiste Phan Minh Man e di Adam Joseph Maida, Arcivescovo emerito di Detroit, i porporati sono tutti arrivati in Vaticano, e aspettano di entrare nella Cappella, che intanto è stata arredata con 115 sedie di ciliegio e tavoli in legno grezzo. Una per ognuno dei cardinali elettori, numero inferiore però rispetto al totale dei cardinali che prenderanno parte al Conclave, 153: dalle votazioni saranno esclusi tutti gli ultraottantenni, presenti solo in funzione spirituale. Il Collegio Cardinalizio ha poi accolto le motivazioni di due porporati assenti: si tratta dello scozzese Keith O’Brien, assente per «motivi personali», e dell’indonesiano Julius Riyadi Darmaatmadia, per infermità. Per essere eletto Papa il nome del Cardinale (o della persona scelta, che non per forza deve essere un porporato) deve comparire su due terzi delle schede dei Padri elettori, con un quorum fissato quindi a 77 voti. Dal 34esimo scrutinio in avanti si votano i due cardinali che hanno ottenuto più preferenze all’ultima votazione, escludendo entrambi dal diritto di voto. Una volta ottenuti i voti sufficienti, il Cardinale Decano Angelo Sodano chiede al Cardinale eletto se intende accettare l’incarico e quale nome sceglie per il suo pontificato. Quindi si procede con il bruciare le schede nella stufa, montata proprio nei giorni scorsi all’interno della cappella: dalla canna fumaria istallata sul tetto dell’edificio proverrà la famosa fumata, nera per indicare che lo scrutinio ha avuto esito negativo, bianca per comunicare che l’avvenuta elezione del Pontefice.

L’attesa è ormai agli sgoccioli. Domani mattina verranno sorteggiati gli alloggi presso il Palazzo di Santa Marta, l’edificio dove i porporati staranno durante tutto il periodo Conclave: «Nessun Cardinale sceglie quale sarà il suo vicino, né quale camera preferisce», ha spiegato oggi padre Lombardi. Domenica invece è probabile che i cardinali si rechino nelle chiese romane di cui sono titolari, a pregare in vista della decisione cruciale che dovranno prendere. Infine, misure severe anche per evitare fughe di notizie e indiscrezioni: la gendarmeria procederà ogni giorno a controlli e perquisizioni sui porporati, cui sarà vietato comunicare con l’esterno in ogni modo, anche usando Twitter, pena la scomunica istantanea. Un sofisticato sistema elettrico creerà poi una gabbia che isolerà da qualsiasi campo elettrostatico gli ambienti del Conclave.

Exit mobile version