Come si fa a stare in sella a un toro imbizzarrito? I video dei 5 sport più “estremi” del 2014

C'è chi salta su una moto a dieci metri dal suolo, restando sospeso nel vuoto. Chi fa lo slalom sugli aeroplani. E chi cavalca bestie che pesano più di mezzo quintale. Ecco quando uno sport si può dire "estremo". E i veri campioni del 2014

Cos’hanno in comune un cinquantenne figlio di ex pilota di aerei militari, un giovane andaluso e un brasiliano che cavalca i tori? Apparentemente nulla, se non fosse che, tutti e tre, hanno trionfato nelle loro rispettive e particolarissime discipline: la guida acrobatica di aerei, il freestyle in moto da cross e il rodeo sui tori. Discipline che, probabilmente, farebbero impallidire persino due “pazzi” come Marc Marquéz e Valentino Rossi. A far compagnia al Dottore della Motogp e al suo giovane erede designato, infatti, è da un po’ di anni che, sui palinsesti delle major della tv satellitare, non ci sono più soltanto la Formula 1, il calcio e il ciclismo. Stanno facendo la loro stabile comparsa molti e nuovi sport cosiddetti “estremi”. Discipline che, tra l’entusiasmo di alcuni e lo scetticismo di molti, muovono i loro primi passi nell'”Olimpo” mediatico dello sport. C’è chi dubita che di veri e propri sport si tratti. Quello che è certo, è che di spettacolo ne offrono da vendere. Così anche come lo skateboard e lo snowboard, che sono, tra i gli sport estremi, quelli già oggi forse più noti al grande pubblico.

IL BRITANNICO D’ACCIAIO. Nigel Lamb, classe ’56, una moglie e tre bambini, di professione pilota di aerei è il campione di volo acrobatico che si è aggiudicato la Red Bull Air Race 2014. Figlio di un ex pilota da combattimento della Royal Air Force (Raf), la flotta aerea di Sua Maestà la Regina, è soprannominato il “britannico d’acciaio” (the steely brit).
Vincendo, all’esordio, una prova su otto e conquistando quattro secondi posti, Lamb ha trionfato ai punti, mettendosi alle spalle in classifica generale l’austriaco Arch e il connazionale Bonhomme. Il titolo di campione dell’Air Race 2014 non rappresenta il suo primo successo, perché Lamb, dopo aver lasciato a soli 24 anni la carriera militare, ha già vinto 8 volte il titolo nazionale nel volo acrobatico e 4 nel freestyle.
Qui di seguito si può ammirarlo in azione, ai comandi del suo MXS-R, un “gioiellino” in carbonio dall’apertura alare di 25 piedi (7,6 metri) e la livrea giallo-nera, sponsorizzato Brietling, il produttore svizzero che dal ’36 fornisce di orologi da polso gli aviatori della Raf. Si può vedere come Lamb e i suoi rivali sfreccino a 400 chilometri orari tra una porta e l’altra del tracciato, virando rapidamente in poche decine di metri.

L’AMBIZIOSO ANDALUSO. Andaluso, di La Resinera, è Maikel Melero, il campione del mondo di Motocross Freestyle 2014, una disciplina derivata dalle gare di moto da cross su circuito, ma che fa dello spettacolo il suo punto di forza. I concorrenti si sfidano susseguendosi in “run” individuali, in cui cercano di aggiudicarsi il più alto punteggio esibendo, di fronte a una giuria, combinazioni di salti e prese aeree in cui, talvolta, il corpo del rider perde volontariamente il contatto con la moto, parzialmente o per intero, restando letteralmente sospeso nel vuoto a una decina di metri da terra per alcuni lunghissimi istanti. Una disciplina pericolosa, in cui il giovane spagnolo è riuscito a trionfare. Come aveva promesso, del resto, già tre anni fa quando, in un’intervista poco dopo il suo debutto, aveva dichiarato: «Non sono arrivato fin qui per partecipare a qualche gara; il mio obiettivo è quello di finire sul podio». C’è riuscito, salendo sul gradino più alto.
Ecco il video di una sua “run” vincente al Night of the Jump di Monaco, in occasione della quale ha festeggiato anche il suo 26esimo compleanno. Finendo, per di più, la gara tutto intero, che, almeno in questo sport, non è mai scontato.

«VOGLIO SOLO CAVALCARE I MIEI TORI». Un’altra disciplina in cui portare a casa le ossa tutte intere è già un risultato più che dignitoso è il Pro Bull Riding, ovvero il rodeo professionistico con i tori. C’è una vera e propria lega cui i “rider” – l’inglese in queste discipline è d’obbligo – devono affiliarsi se vogliono partecipare al campionato mondiale e provare a non essere disarcionati in tempo zero da tori che pesano 1.500 libbre, cioè quasi 700 chilogrammi. Quest’anno ha vinto il brasiliano Silvano Alves, aggiudicandosi, oltre a un monte premi da un milione di dollari, il titolo per la terza volta. Prima di lui c’era riuscito soltanto quel “mostro sacro” del suo connazionale Adriano Moraes, altrimenti noto con il soprannome di “Diamante Nero”. Ma Alves non pare intenzionato a fermarsi qui. Dopo aver domato il toro Asteroid, che solo in tre prima di lui c’erano riusciti, ha dichiarato: «Rispetto Adriano, ma il paragone con lui per me non è importante. E voglio vincere altri campionati, ma non è questa la cosa che conta. Io voglio solo cavalcare i mie tori».
Ecco una breve “cavalcata” tra i momenti che quest’anno l’hanno visto rimanere in sella più a lungo di tutti, fino alla vittoria della finale di Las Vegas.

IL MONDO DELLE TAVOLE. Pionieri degli sport estremi, anche in televisione, sono stati lo skateboard e lo snowboard. Sul piccolo schermo sono state proprio queste due le discipline a fare da apripista nei palinsesti, rispettivamente con gli X Games e i Winter X Games; eventi sportivi e mediatici, paragonabili in tutto e per tutto ai campionati del mondo di queste originalissime discipline. Spettacoli capaci di affascinare i più giovani e soprattutto muovere sponsorizzazioni da capogiro.
Quest’anno agli X Games di Austin, Texas, ha trionfato, nella categoria “Big Air”, il quindicenne statunitense Tom Schaar, il più giovane skater di sempre a “chiudere” un “900” (ovvero atterrare in piedi dopo un salto con 2 avvitamenti e mezzo in aria, per un totale, appunto, di 900° di rivoluzione su se stessi), nonché il primo in assoluto a “chiudere” un “1080” (ovvero tre giri pieni). Ecco il video della sua “run” vincente:

DOPPIO ORO. A trionfare, invece, nella categoria “Big Air” dei Winter X Games 2014, invece, è stato il canadese Max Parrot, che si è aggiudicato l’oro anche nella disciplina Slopestyle.

@rigamontim

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