Cnn, è il tuo Turner

Il villaggio globale? Un’idea di Fidel Castro. L’uomo? È il cancro del pianeta. Lo strano pensiero in libertà di un multimiliardario, fondatore della Cnn

Si chiama Robert Edward Turner III, ma il mondo lo conosce semplicemente come Ted Turner, geniale e controverso fondatore, nel giugno 1980, della Cable News Network, la mitica Cnn, da lui trasformata in rete globale nel 1982 (oggi è seguita da un miliardo di persone in tutto il pianeta), dopo una visita al regime comunista cubano. «Ho passato una notte intera a chiacchierare e fumare sigari con Castro – ha raccontato – poi, ad un certo punto, Fidel mi ha rivelato che per lui la Cnn era una fonte inestimabile di notizie. Allora ho pensato: se Fidel Castro non può fare a meno della Cnn, dobbiamo riuscire a diffonderla in tutto il globo. Perciò si può ben dire che l’idea di questa televisione venga da un dittatore comunista». Più tardi Turner ha precisato che Castro «non è un comunista, ma soltanto un dittatore, come me». Gli è che, secondo l’autorevole Media Research Center, su 212 storie relative al governo di Castro passate sui telegiornali Cnn di prima serata dal marzo 1997 al marzo 2002, solo 4 hanno messo a tema la mancanza di democrazia a Cuba.

Il super-global che piace ai no global
Alla fine del 1996, la Cnn è entrata a far parte del gruppo Time Warner, il colosso americano dell’informazione e dello spettacolo dove attualmente Ted Turner ricopre la carica di vice-presidente e di responsabile delle reti via cavo. La Time Warner, nel 2000, si è fusa con America On Line, il più importante fornitore di servizi Internet del pianeta. Come a dire: un’azienda che rappresenta la quintessenza della globalizzazione. Eppure, chi si prendesse la briga di verificare da dove arrivano i finanziamenti che permettono al “popolo di Seattle” di organizzare i propri raduni di protesta, resterebbe forse sorpreso nello scoprire che proprio la Ted Turner Foundation figura tra i più generosi benefattori della causa no global. Secondo diversi istituti di ricerca americani (Truth about Trade, The Heartland Institute, Center for Consumer Freedom) Ted Turner figurerebbe addirittura tra gli sponsor di quella Ruckus Society legata agli ecoterroristi di Earth First che ospita centinaia di giovani nei suoi “campi d’addestramento”, dove si tengono corsi sulle “strategie di confronto con le forze dell’ordine”, “blocchi stradali” e “impiego dei media a proprio vantaggio”.

Ted il maltHusiano e l’antioccidentalismo radical-chic
Una causa, questa dell’ecologismo radicale, che Turner ha condiviso per nove anni (tanto è durato il loro matrimonio) con Jane Fonda, già sex symbol hollywoodiano nei panni di Barbarella e politicamente engagée dagli anni ‘70 (quando, durante la guerra in Vietnam, si trasformò nella strana icona pacifista Hanoi-Jane e si fece fotografare su una delle postazioni antiaeree di fabbricazione sovietica utilizzata dai «miti e umani» vietcong nella capitale nord-vietnamita, mentre, con indosso l’uniforme di Ho Chi Minh, scrutava il cielo alla ricerca di «uno di quegli assassini dagli occhi azzurri»). Il tycoon ha inoltre annunciato una principesca donazione all’Onu (per l’ammontare di 1 miliardo di dollari da versare in 10 anni), in favore delle politiche di controllo delle nascite e di tutela dell’ambiente (5 figli, non sono un mistero la sua simpatia per la politica tardo maoista del “figlio unico” e per la situazione del pianeta «precedente all’avvento dell’agricoltura intensiva, 15mila anni fa, quando la popolazione mondiale era compresa tra i 40 e i 100 milioni di persone»). Settimana scorsa, Turner è tornato a far parlare di sé, dichiarando al Guardian: «I palestinesi stanno combattendo con gli uomini bomba suicidi che sono l’unica arma di cui dispongono… Gli israeliani hanno uno degli eserciti più potenti del mondo. I palestinesi non hanno nulla. Perciò chi sono i terroristi?».

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