Cina, tre anni e mezzo di carcere all’autista che investì la bambina

Le immagini della sua morte avevano fatto il giro del mondo: il tragico incidente, la piccola a terra inerme, tra l'indifferenza di tanti passanti.

L’incidente era stato ripreso da una telecamera di sorveglianza. Il terribile video era circolato in rete suscitando lo sdegno internazionale: le immagini mostrano la piccola Yue Yue investita, davanti al negozio di famiglia, prima da un furgone, poi da un camion, e quindi lasciata sull’asfalto in una pozza di sangue, come se fosse un gatto. Almeno 18 persone le passano accanto e la ignorano, solo dopo lunghi interminabili minuti una donna si avvicina e le presta assistenza. Dopo un anno, la sentenza: il camionista è stato condannato a tre anni e mezzo di reclusione. Lo ha annunciato un portavoce della procura di Foshan’s Nanhai, nella provincia meridionale di Guangdong. La bambina era morta dopo una settimana di coma, in seguito alle gravi ferite riportate, e la Cina si era interrogata sulla decadenza morale della sua società.

QUANTO DEVO PAGARE? Sempre più spesso i cittadini si astengono dall’aiutare un ferito. Nemmeno due mesi dopo è toccato a Xiong Haoke, cinque anni, che stava andando a scuola nel villaggio di Yunfeng, nella provincia dello Sichuan. Il bambino è stato travolto dal camion di Ao Young, 35 anni, che non si è limitato a investirlo. Secondo quanto ha riferito un testimone, il camionista sarebbe tornato indietro ripassando sul corpo del piccolo. Motivo? Non era in grado di pagare le spese ospedaliere. Le prime parole che ha pronunciato quando è sceso dalla cabina sono state: «Quanto devo pagare?». È seguita una discussione di ore con i familiari della vittima, per concordare la cifra del risarcimento.

SISTEMA GIUDIZIARIO. Sembra caduto nel nulla l’appello dell’artista di fama internazionale Ai Weiwei, famoso dissidente del paese asiatico, che aveva invitato il mondo «a guardare da vicino il sistema giudiziario cinese». Wei Wei a luglio di quest’anno è stato multato per evasione fiscale per un totale di due milioni di euro: per molti un’operazione del governo di Pechino volta a “punire” l’artista per le sue dichiarazioni anti-regime. E da gennaio 2013 verrà introdotta una nuova interpretazione del Codice penale: in base a quanto stabilito dalla Corte Suprema, i giudici potranno sospendere fino a un anno gli avvocati in caso di «violazioni» non meglio specificate. Numerose le proteste per quello che sembra a tutti gli effetti l’ennesimo sopruso del regime nelle aule dei tribunali.

@SirianniChiara

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