Chirico: «Interisti, Ranieri vince i derby ma sbanda sul più bello»

Tutta la stampa elogia l'allenatore dell'Inter per come ha condotto l'Inter a vincere il derby contro il Milan. Marcello Chirico, commentatore televisivo e juventino doc, che conosce bene il ct romano, dichiara: «Ranieri vive di successi estemporanei: riesce a fare ottime stagioni, ma illude, perché quando bisogna centrare la grande vittoria, sbanda»

Le pagine dei quotidiani riservate al calcio celebrano la figura di Claudio Ranieri, dopo l’inattesa vittoria dell’Inter nel derby della Madonnina. Ingegnere, arci-italiano, aggiustatore, normalizzatore, “mister zero tituli”, questi gli appellativi che gli vengono affibbiati. «Ranieri è uno che i derby li sa preparare: già a Roma, in Spagna, a Torino, li ha praticamente vinti tutti, pareggiandone pochissimi» interviene a tempi.it lo juventino Marcello Chirico, caustico e divertente commentatore calcistico di Telelombardia e Antenna tre. «Il problema di Ranieri è che lui vive di queste vittorie estemporanee: riesce a fare anche una buona stagione, ma ti illude, perché quando bisogna centrare la grande vittoria, sbanda; sull’ultimo rettilineo, lui, sbanda, e accadrà anche quest’anno. Cari interisti, fatevene una ragione».

Ma non è invece un tecnico dotato di grande realismo?
È proprio per questo, non avendo mai degli slanci ed esercitando la prudenza non riuscirà mai a fare il salto di qualità: anche contro il Milan, che partita ha fatto? Adesso lo stiamo a celebrare, ma ha fatto quello che avrebbe fatto il vecchio Rocco: “Tutti dietro, stiamo belli stretti, compatti, non pressiamoli alti, facciamoli venire dentro l’area tutti quanti e quando sono scoperti li colpiamo in contropiede”. Lui è partito per pareggiarla, la partita, poi ha vinto, la squadra era bella carica e grintosa, ma ha scoperto l’acqua calda.

Però anche il Milan ha fatto catenaccio contro il Barcellona in Champions League.
Infatti abbiamo preso per i fondelli anche il Milan, quando è andato a fare quella misera figura! E anche l’Inter a Barcellona…

Mourinho però è considerato uno dei più forti allenatori al mondo.
Se Ranieri, giocando in questa maniera sparagnina, vincesse lo scudetto o qualcosa di importante alla fine della stagione, sarebbe considerato anche lui un grande allenatore: se vincesse! Mou ha fatto “il triplete” e dovunque è andato ha vinto qualcosa.

Ma nell’anno del triplete interista, la Roma di Ranieri stava per soffiare lo scudetto ai nerazzurri, se non fosse stato per Pazzini e Cassano.
Alt! Non è così, stava già vincendo e poi ha concesso le autostrade a quei due lì davanti… In quella partita ha sbagliato tutto.

Parliamo di Milan: secondo lei è Allegri a decidere la formazione?
Anche Allegri non mi entusiasma: ha il merito è di avere vinto lo scudetto col Milan alla sua prima stagione in rossonero. Però il marasma in cui è stato preparato il derby è tutta colpa della società. Finora la formazione l’ha sempre preparata Allegri: ha fatto fuori Ronaldinho, ha lasciato volentieri che Pirlo andasse alla Juve, ha lasciato Pato in panchina. Nella settimana di preparazione al derby, scoppia la bomba Pato e qualcuno dall’alto gli impone “il Papero” in formazione: bisognava dimostrare che la società teneva al giocatore.

Hanno ricambiato il comunicato che Pato ha scritto per dire che ci teneva al Milan.
Hanno messo carta e matita in mano a Pato e gli hanno detto: “Toh, adesso firma questo comunicato!”, una cosa che lo stesso giocatore non si sarebbe mai sognato di scrivere.

Non è che Ibra sta accusando il suo classico “mal di pancia”?
Ibrahimovic ha già fatto fuori Pato. Se fosse per lui, dovrebbe essere sulla via di Parigi. Il problema del Milan è se Ibra gioca sottotono, non lo vogliono ammettere ma sono Ibra-dipendenti. È per quello che cercano Tevez ma i calciatori per acquistarli bisogna pagarli.

Concludiamo con una battuta sulla Juve.
In questo momento non è la Juve brillante della prima parte di stagione. Dopo la pausa natalizia, forse per i carichi di lavoro decisi a Dubai, è un po’ appannata. Forse bisognerebbe prendere qualche rinforzo in più a gennaio: Marchisio e Pirlo non possono giocarle tutte, anche se i bianconeri corrono solo il campionato.

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