Caso Sea: quanto ci perderanno i milanesi?

Carlo Masseroli, capogruppo Pdl a Milano, ha presentato al sindaco dieci domande sulla vendita di Sea. Una risposta dovrebbe arrivare entro la fine di aprile. «In aula c’era un clima incandescente. La giunta vuole coprire la vicenda. Pisapia era molto infastidito».

Quarantacinque giorni. Sono quelli che il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha a disposizione per rispondere sul caso Sea. Nell’occhio del ciclone, come noto, l’ipotesi di reato di turbativa d’asta, rispetto all’acquisto da parte del Fondo F2i di circa il 30 per cento del pacchetto di azioni della Sea (Società per azioni Esercizi Aereoportuali) in portafoglio al Comune di Milano. L’assessore Bruno Tabacci ha spiegato che ora la priorità è quella di trovare le risorse necessarie e ha rivendicato «la totale trasparenza e correttezza delle operazioni compiute».

Per Carlo Masseroli, capogruppo Pdl a Palazzo Marino, sindaco e assessore «sono in evidente imbarazzo», dice a tempi.it. «I fatti restano e parlano di un accordo per la realizzazione di un bando su misura». Per questo ieri Masseroli ha fatto dieci domande al sindaco. Il tema non era all’ordine del giorno (non è seguito, quindi, alcun dibattito) ma il capo dell’opposizione di centrodestra ha deciso comunque di leggerle e distribuirle a tutti i consiglieri. Ora, in base all’iter comunale, una risposta dovrebbe arrivare entro la fine di aprile. «Ho consegnato il foglio anche a Pisapia: non lo ha dato a vedere, ma era chiaramente infastidito. In aula c’era un clima incandescente. È ovvio: sono domande che nessuno vuole sentire. La maggioranza sta coprendo la vicenda nella maniera più assoluta».

Un attacco meramente politico? «Il punto non è se essere garantisti nei confronti del sindaco o di Tabacci. Ci mancherebbe altro. Quello che ci preme è capire quanto hanno perso i milanesi con questa vendita, e quanto perderanno. Per fare un esempio molto concreto: quanto ci costerà adesso l’Imu sulla prima casa? Non si tratta di una vicenda privata, stiamo parlando delle casse del Comune. E di gestione delle risorse. È un problema che riguarda tutti».

Twitter: @SirianniChiara

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