Caso Ruby: Berlusconi a processo, ma lo scandalo è il golpe giudiziario – Rassegna stampa/1

Silvio Berlusconi, in merito al caso Ruby Rubacuori, sarà processato il 6 aprile per i reati di concussione e prostituzione minorile con quello che rappresenta un vero e proprio golpe giudiziario. Il vero scandalo non sono i festini ma l'iniziativa extraparlamentare con cui vogliono farlo fuori

Il Gip di Milano si è espresso ieri, decidendo che nel merito del caso Ruby sussiste l’evidenza della prova, pertanto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sarà sottoposto a giudizio immediato per i reati di “concussione” e “prostituzione minorile”. Il processo avrà inizio il 6 aprile.

“Berlusconi non ha organizzato alcun giro di prostituzione, ogni persona informata, assennata, dotata di senso comune lo sa. E’ rigorosamente indimostrabile che abbia abusato di una minorenne, tanto più sapendo che fosse minorenne. […] Nella telefonata in Questura, errore blu per un uomo di stato, e nelle serate di Arcore non c’è concussione e non c’è prostituzione” (Foglio, p, 1).

“Ma lo scandalo c’è. E’ lo scandalo di una aggressione giudiziaria che, a prescindere dalle intenzioni dirette dei suoi protagonisti, esprime un pregiudizio politico, antropologico e personale verso la figura di Berlusconi e tutto quel che lo concerne” (Foglio, p. 1).

“Siccome Berlusconi è ancora lì, con il soprendente consenso elettorale del popolo espresso tre volte, e negato due volte con regolare metodo democratico, e siccome questa volta non riescono ad abbatterlo in Parlamento o nelle urne, le lobby miliardarie che guidano, che eterodirigono la sinistra politica, svuotandola di senso e inquinando la democrazia repubblicana, hanno deciso, e detto ad alta voce, che bisogna toglierlo di mezzo con una iniziativa ‘extraparlamentare’. […] Tradotto in italiano questo significa: un colpo di stato contro la sovranità del popolo e del Parlamento attraverso un atto di giustizia sommaria, il rito immediato, fondato su una procedura inaudita di violazione della privacy con tecniche spionistiche e di origliamento e di persecuzione personale degne del dispotismo etico e della sua ratio” (Foglio, p. 1).

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