Casini è la solita volpe. Anche se cala nei consensi, L’Udc al Senato quadruplicherà i seggi

Il partito di Casini passerebbe dai 3 attuali a 12. La vittoria di Bersani al senato è in bilico. Ma 9 ex Pd eletti con la lista di Monti potrebbero bastargli per avere una maggioranza

Le preoccupazioni di Pier Ferdinando Casini si fermano alla Camera. Il calo di voti per il suo partito registrato nelle ultime settimane (meno 0,7 punti) non ostacolerà il suo successo al Senato. Grazie alla lista unica con Mario Monti e Fli, riuscirà a quadruplicare i seggi per il suo partito, portandoli, secondo i sondaggi, da 3 a 12. Nella lista di Monti per il senato oltre ai 12 senatori dell’Udc, dovrebbero passare 9 ex Pd, 7 “montiani”, 4 naufraghi del Pdl, fra cui l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini e Mario Mauro (sempre che non rimanga in Europa), e 3 esponenti di Futuro e Libertà (Benedetto della Vedova, Giulia Bongiorno, Mauro Baldassarri).

SONDAGGI. Il dato nazionale, nell’ultimo sondaggio Ispo, pubblicato dal Corriere della Sera, conferma il declino della coalizione di centrosinistra, che è scesa di un punto, arrivando al 36,7 per cento (Pd al 30, Sel a 4,8), e il centrodestra che, dopo il recupero di queste settimane, si ferma al 27,3 per cento (Pdl al 18, Lega Nord a 4,8), 9 punti dietro il centrosinistra. Scelta Civica di Mario Monti e il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo oscillano attorno al 14 per cento, mentre Rivoluzione Civile del magistrato in aspettativa Antonio Ingroia dovrebbe superare la soglia di sbarramento per la Camera dei Deputati, attestandosi sopra il 4 per cento. Stando a un sondaggio di Demos, oltre il 60 per degli elettori Pdl nel 2008 si dichiara propenso all’astensione o incerto. Questo dato farebbe supporre che Silvio Berlusconi ha ancora un discreto margine di guadagno per avvicinarsi al pareggio. Il Pd, invece, nei sondaggi non è mai andato oltre al dato registrato alle elezioni politiche 2008, quando candidato era Walter Veltroni.

LOMBARDIA E SICILIA. Secondo la maggior parte degli istituti di ricerca, in Lombardia e Sicilia, regioni decisive per ottenere la maggioranza in Senato, la coalizione Pdl-Lega Nord e Pdl-Grande Sud hanno qualche punto di vantaggio sul centrosinistra (del 3 per cento, circa). In Campania, regione altrettanto decisiva, è leggermente avanti il centrosinistra di 4 punti percentuali. Se questo dato fosse confermato alle elezioni, il centrosinistra non riuscirebbe a raggiungere la soglia di 158 senatori che gli consentirebbe di avere la maggioranza assoluta. Ma gli basterebbero i 9 senatori ex Pd e i 12 esponenti dell’Udc arruolati da Monti.

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