Bitetto, il paese che si ribella alla multa per il calcio in strada

Accade nella provincia di Bari, dove il Comune sanziona i genitori che lasciano correre i figli dietro un pallone anche dove non possono

Per secoli è stato il passatempo preferito dei pomeriggi dei nostri padri e persino dei nonni. La partita di calcio per le strade del proprio paese, con il pallone di plastica leggero, o quello di cuoio e persino di tela, non se l’è persa nessuno, e ogni italiano in fondo custodisce nel cuore il ricordo di quelle pallonate che rimbalzavano per sbaglio sulla saracinesca di un negozio. O sull’auto parcheggiata. Rimarrà un dolcissimo ricordo, perché il presente dei bambini “calciatori” di strada è destinato a tramutarsi nell’incubo dei loro genitori.

LA RABBIA DEL PAESE. È il caso di quello che sta succedendo in un piccolissimo paese della provincia di Bari, Bitetto. Che poi è un po’ la metafora della provincia d’Italia e di tutto il belpaese: a Bitetto l’amministrazione comunale applica alla lettera il divieto di giocare a pallone per strada. E dato che la tradizione è più forte del divieto, ora il Comune sta inviando multe a raffica ai genitori dei piccoli calciatori. I genitori, anziché rimprovarare i figli, si sono (giustamente) imbufaliti nei confronti del Comune: «È una vergogna – ha detto una mamma – vietare ai nostri figli di giocare. L’amministrazione comunale, prima di emanare l’ordinanza, doveva quantomeno verificare la possibilità di altri spazi pubblici dove, appunto, i nostri figli possono giocare. Lo sconcerto delle nostre famiglie è palese. Bitetto è priva di contenitori culturali e sportivi. Dove andranno a giocare i nostri figli?».

UNA NUOVA TASSA. Oltretutto il problema è divenuto politico e bipartisan, con i cittadini infiammati sia con l’attuale giunta del Pdl, che con quella precedente del centrosinistra. Se ne sparla in casa, in piazza, e pure su facebook, con le bacheche che grondano di rabbia. Il sindaco si è difeso spiegando che, proprio a causa di un piccolo incidente durante una partitella di strada, il Comune rischia un risarcimento danni da 18 mila euro. Le famiglie replicano che è solo un modo di raccogliere nuovi balzelli dai residenti.

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