biancalema e i 7 Veltroni

Taz&bao

Mentre il fratello di Veltroni studiava l’hegelismo con Beppe Vacca, lui approfondiva Gino Paoli.

Mentre il rivale nella Fgci, Dario Cossutta, era il miglior allievo di Luigi Spaventa, lui coglieva gli aspetti modernizzanti dell’“Ubalda tutta nuda tutta calda”.

Mentre i bufaliniani, fanatici studiosi di Benedetto Croce, gli ostruivano la conquista della federazione di Roma, lui analizzava la fenomenologia di Michel Platini.

Mentre gli ottimi giornalisti dell’Unità volevano inchieste, lui inventava l’inserto delle figurine Panini.

Non è facile riconvertirsi.

Veltroni deve però chiedersi se l’onda di leggerezza che l’ha portato così
in alto possa ancora durare.

Per prolungare D’Alema servono le riforme e tocca a Veltroni sbrogliare la matassa.

La solita solfa “sono con Clinton che attacca i sindacati”, “sono con Cofferati che chiede di non far nulla”, “sono per la guerra etica”, “sono a fianco dei pacifisti”, non lo aiuterà.

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