Bellasio (Sole24ore): «Aziende efficienti e forti, così non cadranno in mani straniere» – Rassegna stampa/2

Daniele Bellasio legge per Tempi le notizie più importanti della giornata: «Il comando militare in Libia passerà alla Nato e questo è un bene per l'Italia. Il governo ha deciso di fermarsi un anno sul nucleare: l'importante è però stilare un piano energetico preciso. L'unico modo per non far cadere in mani straniere le nostre aziende è renderle profittevoli»

Daniele Bellasio, giornalista del Sole24ore, ha selezionato per Tempi le notizie più interessanti del giorno: «Libia: Francia e Gran Bretagna dominano la scena politica per l’accordo siglato tra Cameron e Sarkozy sulla difesa. Scegliamo pure se dire sì o no al nucleare, fermiamoci un anno, ma stiliamo un piano energetico. Il modo migliore per non fare cadere le nostre aziende in mano agli stranieri, come la Francia, è renderle efficienti, forti e profittevoli».

Ieri sera, durante un colloquio telefonico tra Barack Obama, David Cameron e Nicolas Sarkozy, presidenti di Usa, Gran Bretagna e Francia, è stato raggiunto un accordo sull’affidamento di un ruolo chiave alla Nato per le operazioni militari in Libia.

Questo porterà benefici alle cancellerie europee e soprattutto all’Italia. L’attuale situazione, che vede la scena politica dominata da Francia e Gran Bretagna, è dovuta all’accordo siglato tra Cameron e Sarkozy sulla difesa. Infatti, si vede la loro collaborazione molto forte. In più, gli Stati Uniti hanno deciso di tenere un basso profilo e così si è creata la posizione dominante dei due paesi europei.

Oggi, dopo il Consiglio dei ministri, il governo annuncerà la pausa di riflessione di un anno dell’Italia sull’utilizzo e lo sviluppo dell’energia nucleare.

Siccome in Italia tutto ciò che è provvisorio, rischia di essere definitivo, c’è il rischio o l’opportunità, a seconda delle posizioni, che questo stop si trasformi in un abbandono del nucleare. Io penso che non bisogni mai prendere decisioni sull’onda di notizie a forte impatto emotivo. Poi è chiaro che il governo deve fare i conti con le emozioni e il consenso della gente, però quello che conta davvero, al di là della diatriba tra sì e no al nucleare, è questo: l’Italia deve stilare un piano energetico. L’energia è il nodo cruciale dei prossimi anni, su questa risorsa si basa il futuro delle economie e noi dobbiamo avere un piano.

Parmalat è sempre più francese: Lactalis ha comprato il 15,3% delle azioni e adesso controlla direttamente o indirettamente il 29% dell’azienda, ad un passo dalla soglia del 30% che prevederebbe l’Opa obbligatoria.
Da parte del sistema francese è in atto un tentativo di investire in Italia per ottenere la supremazia in alcuni campi. Negli interessi della Francia sono anche coinvolte le nostre banche. Questa partita è prevedibile perché Italia e Francia hanno da sempre una amiciza concorrenziale. Penso che fare delle leggi che proteggano le aziende di un paese dagli imprenditori esteri non sia uno scandalo, perché lo fanno tanti Stati, però l’unico vero modo per mettere al sicuro le aziende nostrane da mani estere è renderle forti, efficienti, funzionanti e profittevoli.

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