Bambini, è meglio non avere un best friend

Si chiama “No best friends” ed è la nuova tendenza educativa in voga nelle scuole inglesi. Secondo questa teoria le maestre devono aiutare i bambini a non avere un amico del cuore.

Si chiama “No best friends” ed è la nuova tendenza educativa in voga nelle scuole inglesi. Secondo questa teoria le maestre devono aiutare i bambini a non avere un amico del cuore. Abolendo la preferenza per un singolo amico si eviterà che i pargoli soffrano al momento del distacco o della rottura. Guru di questo tipo di educazione la psicologa Gaynor Sbuttoni, che ha assicurato al Daily Mail di essere stata contattata da molte maestre del Regno per spiegare come applicare al meglio la sua idea.

Amico. Io e mia moglie crediamo molto nelle teorie educative della dottoressa Sbuttoni. Nessuno dei nostri figli ha un “migliore amico”. Pietro, però, mi dà qualche grattacapo. Lo vedevo sempre assieme a uno strano tizio. Si chiudevano per ore e ore in camera, si incontravano in orari strani al parco, nascosti dietro un albero, si parlavano in un linguaggio cifrato ed evitavano conversazioni al telefono. Gli ho fatto una lavata di capo. Gli ho spiegato che non può avere questo tipo di preferenze. Ma lui: «Tranqui papi, non è il mio best friend. È solo il mio pusher».

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